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Depurazione: via a progetto da 28 milioni per reflui Carini, Cinisi e Terrasini

martedì 26 Gennaio 2021
reflui a Messina
(Foto Archivio)

Inizierà a prendere forma nei prossimi giorni, con un Masterplan degli interventi, il nuovo schema fognario depurativo per la gestione delle acque reflue per gli agglomerati siciliani di Carini, Cinisi e Terrasini (PA), che si trovano oggi in infrazione comunitaria.

La struttura del commissario unico per la depurazione Maurizio Giugni ha consegnato formalmente al raggruppamento affidatario le attività di indagine e progettazione del costo di circa un milione di euro per l’intervento integrato di Carini, Cinisi e Terrasini.

Presenti alla consegna, avvenuta lunedì, il sub Commissario per la Depurazione Riccardo Costanza, i primi cittadini dei comuni di Carini, Terrasini, Isola delle Femmine e Capaci, il presidente di Amap e il Responsabile Unico del Procedimento Francesco Morga di Sogesid.

Partendo dalla base di un documento di indirizzo alla progettazione e dello studio di fattibilità tecnico-economica già realizzati, l’intervento, dal costo complessivo stimato in circa 28 milioni, consentirà di poter superare le condizioni che hanno portato gli agglomerati di Carini, Cinisi e Terrasini ad essere inclusi nelle sentenze di condanna della Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto della Direttiva Comunitaria sulle acque reflue.

L’affidamento, oltre ai servizi di ingegneria, prevede indagini a supporto della progettazione. In particolare, sono previste indagini geologiche, geotecniche e topografiche, batimetriche, sedimentologiche ed ambientali sia a terra che a mare, al fine di studiare la compatibilità del progetto con il contesto ambientale.

Inoltre, sarà condotto un approfondimento sul riutilizzo della risorsa idrica in uscita dal futuro impianto di depurazione per perseguire gli usi durevoli e sostenibili in alternativa allo scarico a mare o in acque superficiali, nonché l’impatto antropico sull’equilibrio dell’ecosistema del Golfo di Carini dello scarico a mare delle acque trattate, in uscita dal futuro impianto, con particolare riferimento alla salvaguardia delle specie prioritari presenti nel Golfo.

L’intervento – afferma il Commissario Giugni – consentirà di dare una risposta all’infrazione comunitaria sulle acque reflue dei Comuni di Carini, Cinisi e Terrasini. Parte l’iter progettuale di un sistema di opere complesso e dal grande rilievo per un territorio che ha oltre 150.000 abitanti equivalenti, oggi serviti solo in parte, e prospettive di sviluppo importanti“.

 

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