“Cinque non è sindaco del Movimento”, parola di Luigi Di Maio.
Una frase che non lascerebbe margine di dubbio alcuno, se non fosse che ha lasciato a bocca aperta tanti attivisti pentastellati che ieri hanno ascoltato dalla viva voce del loro leader una sconfessione in piena regola.
Di Maio lo ha detto a margine della manifestazione che si è svolta a Palermo, prendendo le distanze dal sindaco di Bagheria Patrizio Cinque per cui ieri la Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio.
Cinque è accusato di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e violazione del segreto d’ufficio insieme ad altri 19 tra imprenditori, un vigile urbano e funzionari comunali.
Dopo la notifica dell’obbligo di firma si era autosospeso dal Movimento, ma nonostante questo, continua ad avere un forte ascendente sugli attivisti bagheresi. Peraltro, il Movimento 5 stelle di Bagheria è in giunta con propri assessori e anche i suoi consiglieri comunali sostengono il governo municipale di Patrizio Cinque.
Delle due l’una, o Di Maio ha così sconfessato di fatto il movimento bagherese, oppure non è al corrente di quel che accade nel paese alle porte di Palermo.