“Sono molto contento per il risultato siciliano, faccio i complimenti a Gambino e Cancelleri. In Sicilia c’è una legge elettorale che consente di evitare il ballottaggio con il 40%, è una legge unica al mondo e assurda che fu fatta contro il M5S nel 2016 dal precedente governo di centrosinistra, ma non ce l’hanno fatta a vincere contro il M5S”. Il ministro e vicepremier Luigi Di Maio, in conferenza stampa dall’Ambasciata italiana di Varsavia, ancora una volta se la prende con la legge elettorale per giustificare la sconfitta del Movimento 5 stelle in quasi tutti i comuni in cui si è presentato e commenta in questo modo l’esito del voto delle amministrative in Sicilia.
“Andiamo al ballottaggio a Caltanissetta e a Castelvetrano – afferma – e qui questo assume un significato importante, visto che Castelvetrano è conosciuto anche per essere il comune di Matteo Messina Denaro. Proprio in questi giorni in cui c’è una questione morale, che vede al centro anche il governo con un sottosegretario, il ballottaggio è un grande riconoscimento per noi”.
Su Bagheria e Gela il leader del Movimento ha affermato “non le governiamo più da anni per una serie di errori fatti da quei sindaci”, peccato però che cinque anni fa in quelle stesse realtà i grillini – che pure si erano presentati da soli – avevano ottenuto percentuali ben più alte. Peraltro, in questi stessi territori alle scorse politiche di un anno fa il M5s aveva incassato percentuali altissime. Inoltre, sul fatto che il Movimento 5 stelle non governi più Bagheria da anni, qualcuno dovrebbe spiegargli che semmai è vero il contrario: infatti, in realtà è corretto che il sindaco Cinque era sospeso dal M5s, ma è anche vero che tutti i suoi assessori e la stessa maggioranza che lo sosteneva in consiglio comunale era interamente pentastellata. E anche l’attuale candidata Romina Aiello, sconfitta sonoramente con il voto amministrativo di ieri, è stata assessore della medesima giunta.