PALERMO – Insediato il nuovo consiglio dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd) Sicilia, il professore Salvatore Corrao, direttore della Unità Operativa di Medicina interna (U.O.C.) dell’Ospedale Civico di Palermo è il presidente eletto per il biennio 2019-2021.
Da questo momento per i due anni avvenire il professore Corrao, in qualità di vice presidente, insieme al consiglio direttivo, supporterà la dottoressa Agata Chiavetta. Poi toccherà a lui salire alla guida della sezione regionale dell’Amd Sicilia.
«L’Amd Sicilia si è fatta promotrice di tantissime iniziative nel campo della formazione, ma soprattutto ha portato avanti molte attività finalizzate ad una maggiore attenzione ai bisogni del paziente», tiene a precisare il presidente eletto, confermando la linea di continuità.
Sui risultati ottenuti nella ricerca per la cura e l’assistenza alla persona con diabete il dottore Corrao precisa che «negli ultimi anni c’è stata una vera e propria rivoluzione nel campo della diabetologia: ci sono nuove tipologie di insulina e di farmaci. La ricerca è andata avanti sotto il segno dell’innovazione».
Su questo versante, fondamentale l’apporto tecnologico. «Nell’ultimo congresso, organizzato da Antonella Costa, presidente uscente, – spiega – è stato dato particolare risalto alle terapie innovative e alle nuove tecnologie. Per l’anno avvenire, a livello nazionale, attraverso i progetti promossi dall’Amd, si comincerà a parlare con più frequenza della tecnologia informatica al servizio della salute. L’obiettivo è quello di portare le nuove tecnologie direttamente nelle case dei pazienti diabetici e offrire così la migliore risposta ai loro bisogni di salute».
Per quanto riguarda, invece, i servizi rivolti al paziente con diabete all’interno dell’Ospedale Civico di Palermo, ne viene ribadita la peculiarità. «All’interno dell’Unità Operativa di Medicina interna, grazie alla direzione del Direttore generale Giovanni Migliore, abbiamo intrapreso un approccio “multidimensionale”. Il paziente viene valutato dal punto di vista medico, infermieristico e nutrizionale, attraverso figure specialistiche che lavorano in maniera mirata e attenta. Sulla base di questo orientamento, – conclude il professore Corrao – l‘intento principale, è e rimane quello di mettere alla base dei nostri servizi, non tanto la patologia, ma i bisogni della persona che ha il diabete».