L’esperienza dell’Autonomia speciale non è sempre stata idilliaca e su molti fronti, come quello importante della responsabilità fiscale. E’ questo il tema della nona puntata condotta da Maria Calabrese e Riccardo Vaccaro di “Dica43, lo stato di salute dello Statuto siciliano: conoscerlo per amarlo” in esclusiva per ilSicilia.it, online anche su Siciliarurale.eu e Siciliammare.it.
L’avvocato costituzionalista Luca Pedullà e lo storico Elio Sanfilippo affrontano una questione che occupa un ruolo centrale nell’intero Statuto della Regione e che si lega al nodo cruciale dell’autonomia differenziata che incide sul criterio solidaristico. Una scorretta attuazione del regionalismo differenziato, spiegano i protagonisti della puntata i approfondimento dello Statuto speciale, potrebbe aprire le porte a “un nuovo separatismo, lo stesso che i nostri padri costituenti vollero scongiurare”.
Tira dritto Sanfilippo secondo cui “La Sicilia ha dato di più rispetto a quanto ricevuto dallo Stato”.
Va detto che il sistema di finanza regionale viene configurato come un sistema di finanza essenzialmente derivata, emarginando l’ipotesi che nell’articolo 36 dello Statuto appariva come principale: ossia il finanziamento delle funzioni attraverso l’esercizio dell’autonomia impositiva. Il punto è anche un altro: quanto ha fatto la politica siciliana per contrastare l’aggressione centralistica dello Stato rispetto al prelievo fiscale e al gettito che la Regione avrebbe potuto utilizzare?
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