La Sicilia resta fanalino di coda in Italia per percentuali di raccolta differenziata. Proprio nei giorni in cui la Regione ‘premia‘ con due milioni di euro i 31 comuni più virtuosi in questo settore, arriva la doccia fredda del Rapporto Rifiuti 2018 Ispra: secondo lo studio, nell’isola, nel 2017, si è raggiunto il non confortante dato del 21,7%.
Certo, occorre specificare che la performance della Sicilia rispetto al 2016 è nettamente migliore, con una crescita di più di sei punti percentuali, ma il confronto con le altre regioni d’Italia resta disarmante. La percentuale, infatti, risulta essere ben lontana da quella del Veneto, regione in vetta a questa particolare classifica, dove durante l’anno scorso si è arrivati a differenziare il 73,6% dei rifiuti solidi. A seguire, il Trentino Alto Adige con il 72%, la Lombardia con il 69,6% e il Friuli Venezia Giulia con il 65,5%.
Ma le brutte notizie, purtroppo, non si fermano al dato della regione. Anche andando ad analizzare le singole province italiane, infatti, quelle siciliane risultano essere in coda alla classifica, con Enna ultima d’Italia (la percentuale si ferma a un magro 11,3%).
Male anche Palermo (17,3%) e Siracusa (15,3%), anche se in questi due casi si registra un miglioramento rispetto all’anno scorso del 6%. Pure in questo caso il paragone con le altre realtà italiane è sconfortante: il valore più alto in Italia viene raggiunto dalla provincia di Treviso con l’87,8%, seguita da Mantova (86,6%), Belluno (83,4%) e Pordenone (81,6%).