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dopo il parere Cosfel

Dissesto Taormina, la Commissione: “Attività di ripiano debiti prosegue”

martedì 11 Ottobre 2022

Dopo il parere negativo della Cosfel (Commissione Stabilità Finanziaria Enti Locali) sul bilancio stabilmente riequilibrato del Comune di Taormina si riaccende la preoccupazione sulle prospettive dell’ente taorminese, che il 22 luglio 2021 ha dichiarato il dissesto finanziario.

Sul percorso di risanamento di Palazzo dei Giurati fa il punto la Commissione Liquidatoria dell’ente, presieduta da Lucio Catania e di cui fanno parte anche Tania Giallongo e Maria Di Nardo, che – da noi interpellata sul tema – ha evidenziato che il pronunciamento arrivato da Roma non va ad inficiare le procedure in atto né soprattutto la regolare prosecuzione delle attività dell’organo nominato dal Quirinale, che si sta occupando della massa passiva (la parte debitoria, ndr) maturata sino alla data del 31 dicembre 2020. Una mole di lavoro che riguarda 292 istanze creditorie e un debito di circa 66 milioni, da abbattere ora con le transazioni.

“Come Commissione – spiega il presidente Lucio Catania – non possiamo che dirci dispiaciuti della mancata approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato ed auspichiamo che l’Amministrazione comunale sappia superare celermente le criticità evidenziate dal Ministero. Per quanto riguarda la nostra azione, la Commissione proseguirà nell’attività di ripiano dell’indebitamento pregresso senza subire grandi ripercussioni dalla mancata approvazione del bilancio. Il legislatore, infatti, ha delineato una procedura ad assetto bipolare, nel quale ai compiti di ripianamento dell’indebitamento pregresso, assegnati alla competenza esclusiva dell’organismo straordinario di liquidazione, si aggiungono ed affiancano quelli preordinati alla prosecuzione della gestione ordinaria ed al risanamento finanziario dell’ente, affidati invece agli organi istituzionali dell’ente (sindaco, Giunta, Consiglio comunale)”.

“La dichiarazione di dissesto crea una frattura tra il passato ed il futuro, lasciando in vita il soggetto, facendolo ripartire libero da debiti, ma anche privo di crediti o di patrimonio, se ceduto per le esigenze della liquidazione. Tra i competi che la Commissione sta svolgendo c’è pure la riscossione dei ruoli pregressi emessi dall’ente e non ancora riscossi, totalmente o parzialmente, nonché l’accertamento delle entrate tributarie per le quali l’ente ha omesso la predisposizione dei ruoli o del titolo di entrata previsto per legge”.

“Queste somme, fino al 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato – conclude il presidente Catania -, sono di competenza della Commissione che ha l’onere di utilizzarli per soddisfare i crediti inseriti sulla massa passiva dell’ente”.

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