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Dj morta: “Fauna notevole di insetti sul corpo”, l’autopsia non chiarisce il giallo

mercoledì 12 Agosto 2020
Viviana Parisi
© ilSicilia.it

Ieri l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi non ha chiarito le cause della morte; il medico che ha eseguito l’esame, Elvira Ventura Spagnolo, ha detto che “al momento non possiamo escludere nulla, perché le lesività sul corpo che abbiamo rilevato possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili. Lavoreremo ad esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte”.

Resta un giallo quindi – per il momento – la morte della dj, il cui corpo è stato trovato tre giorni fa nelle campagne di Caronia, a cinque giorni dalla scomparsa con il figlio Gioele di quattro anni, che non è stato ancora trovato.

L’autopsia eseguita a Messina, al momento, non ha permesso di chiarire causa e dinamica del decesso, né di collocarlo nel tempo. “Abbiamo dei dati che vanno studiati e – aggiunge – lavoreremo per esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l’epoca della morte”. Sui tempi non si sbilancia: “depositeremo la consulenza nei 90 giorni previsti”.

Neppure l’entomologo Stefano Vanin, l’esperto che ha lavorato anche al caso di Yara Gambirasio, fissa con certezza i tempi del decesso: Abbiamo trovato una fauna notevole di insetti, ma adesso bisogna lavorare i dati in laboratorio”. A disporre l’autopsia è stata la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e sequestro di persona, ma senza indagati.

IL LEGALE DEL MARITO: “MORTE COMPATIBILE CON CADUTA”

L’avvocato Pietro Venuti, legale del marito della vittima dopo avere parlato col suo consulente, la dottoressa Pina Certo, rivela che “sono emerse delle fratture su più parti del corpo che era in avanzato stato di decomposizione”. Aggiungendo che è vero che “serviranno altri esami per capire cosa sia successo”, ma sottolineando che “sono ferite compatibili con una caduta dall’alto”.

“La signora aveva dei problemi”, aveva detto l’avvocato Venuti prima dell’autopsia, senza però entrare nello specifico. “Anche il marito – ha aggiunto il penalista – vuole sapere la verità come tutti. Lui è distrutto dalla vicenda: ha perso la moglie e suo figlio non è stato ancora trovato. Gli interrogativi sono tanti, ma noi abbiamo fiducia nella magistratura”.

PROSEGUONO LE RICERCHE DEL PICCOLO GIOELE

Intanto proseguono senza sosta, per il nono giorno consecutivo, le ricerche del piccolo Gioele, il bimbo di quattro anni scomparso lo scorso 3 agosto con la madre Viviana Parisi, di 43 anni, poi trovata morta nelle campagne di Caronia (Me). Anche oggi circa 70 persone tra uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile, della finanza, della polizia e dei carabinieri stano perlustrando l’area circostante l’autostrada Messina-Palermo, nei pressi di Caronia, dove è stato ritrovato il corpo della donna, ed alcune zone a Sant’Agata di Militello, nei pressi dello svincolo dove si sarebbe fermata una ventina di minuti per poi rientrare in autostrada.
Le ricerche proseguono anche con i cani molecolari e con i droni, ma fino ad ora non hanno dato esito positivo. Si cerca anche nei pozzi, nei casolari e sono stati decespugliati tratti del fitto bosco a sud-ovest della A20.

 

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