“La sensazione è quella di un ennesimo poltronificio, che risponde direttamente a Palazzo Chigi, con decisioni che piovono dall’alto senza alcun confronto con i territori, con i consigli comunali e con le forze politiche e sociali: Insomma oggi la Camera ha approvato la legge che prevede misure straordinarie per fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile anche in due realtà siciliane, il quartiere Borgo Nuovo a Palermo e quello di San Cristoforo a Catania. Ma di certo c’è solo il nome del commissario straordinario e ben poco altro”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, che solleva più di una perplessità sulla legge “Emergenze” varata da Montecitorio.
“La legge infatti – afferma Barbagallo – prevede che il il commissario straordinario nominato nel quadro del Dl Caivano predisporrà, d’intesa con i Comuni interessati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale. Ma intanto mi chiedo in base a cosa sia stato scelto San Cristoforo a Catania e non ad esempio Librino e perché Borgo Nuovo e non lo Zen 2 a Palermo. In secondo luogo – prosegue – non c’è stata alcuna concertazione e confronto da cui il Pd non intende sottrarsi”.
“Anzi, fin d’ora chiediamo che gli interventi siano oggetto di discussione e confronto politico sia nelle municipalità sia nei consigli comunali dove – conclude Barbagallo – è nostra intenzione fornire il nostro contributo. Non solo, ma ci batteremo per un coinvolgimento concreto non solo delle parti sociali ma anche delle realtà associative e dei mondi vitali che vivono questi quartieri”.