Un castello quasi scomparso, Castel di Mola e un maniero – il Castello di Taormina – ferito ma maestoso che domina l’antica Tauromenion. Le antiche fortezze e il fascino che avvolge la loro storia, raccontano il territorio in una chiave inedita. Se le bellezze di Taormina sono note a tutto il mondo, quelle della vicina Castelmola non sono da meno.
Fra i borghi più belli d’Italia, Castelmola si trova sulla cima di un cocuzzolo a strapiombo sul mar Ionio. Un grande masso che ricorda una “mola”, un dente, da cui deriverebbe la particolare denominazione. Per secoli, il legame con Taormina fu talmente stretto da non poter distinguere le storie dei due territori. Il punto più elevato( i ruderi del castello), si raggiunge salendo per un sentiero, dalla piazza principale del paese, un belvedere sulla costa ionica.
Da vedere, l’Antico Arco greco-romano, l’Auditorium (antica Chiesa di Sant’Antonio), i pozzetti romani di Myle, la Porta dei Saraceni, la Chiesa Madre, la chiesa dell’Annunziata e la chiesa di San Giorgio, patrono del comune. Castelmola è ricca di tradizioni e leggende come “a Truvatura” e quella del ruscello “Sifone” e, negli ultimi anni , è diventata famosa per i suoi “presepi”.
Ma torniamo alla storia del suo castello. Purtroppo, restano solo i ruderi delle poderose mura normanne e non è possibile stabilire con esattezza l’epoca di costruzione. Tuttavia, una dicitura greco bizantina del X° secolo, incisa nella lapide marmorea posta sulla facciata del campanile della Chiesa Madre, recita: “Questo castello fu costruito sotto Costantino, patrizio e stratega di Sicilia”.
Una collocazione in epoca medioevale che però non convince la maggior parte degli storici concordi con una più antica edificazione nel periodo romano. Per secoli rappresentò l’anello più forte della catena dei castelli di Milazzo, Ficarra, Tripi, Castroreale Castiglione e Francavilla. Lungo la scala di accesso scavata inizialmente nella roccia è stata inserita l’antica Porta di Mola che ne segna l’ingresso principale. Sulla sommità dell’arco la chiave porta inciso l’emblema di Castelmola castello a tre torri e la seguente dicitura: “Castello Fedele a Sua Maestà – Anno 1578”.
Ma cosa lega il Castel di Mola con il Castello di Taormina? Il Castello di Taormina si trova su una rocca del Monte Tauro, a quasi 400 metri di quota. Da qui si poteva controllare la vallata del fiume Alcantara. In età greca e romana, la rocca del Tauro era l’acropoli inferiore di Tauromenion. Quella superiore, si trovava più a nord, presso l’attuale Castelmola.
Il Castello di Taormina veniva indicato come “castrum inferius Tauromenii”, castello inferiore di Taormina. Ciò implica l’esistenza di un “castrum superius”, un castello superiore, cioè il quasi scomparso castello di Castelmola che ha comunque lasciato traccia anche nella denominazione dell’attuale piccolo comune.
Fin da quando il castello è documentato con certezza e in maniera autonoma rispetto al sottostante centro abitato di Taormina e cioè dal XII secolo, in epoca normanna, il castello inferiore di Taormina fu un castrum regii demanii, un castello regio o demaniale, così come demaniale erano la terra Tauromenii (l’attuale comune di Taormina), il castrum superius o castrum Molae e la minuscola terra Molae sottostante il castello superiore.
In entrambi i casi, la storia dei due castelli è una storia di resistenza. Sempre gli ultimi ad arrendersi ai ripetuti attacchi dei diversi invasori, le loro rovine testimoniano lo spirito di un luogo antico, immerso nella bellezza della natura, ricco di cultura anzi di culture che ne hanno plasmato la loro originalità, tutte da scoprire.
https://www.comunecastelmola.it/monumenti-storia/il-castello-medievale.html