È morto oggi Giorgio Armani, il più grande stilista italiano, colui che con il suo tratto sobrio e inconfondibile ha ridisegnato il concetto stesso di eleganza. Si è spento a 91 anni, lasciando dietro di sé non solo una maison, ma un mondo costruito a sua immagine: rigoroso, essenziale, mai gridato. La notizia è stata confermata con un comunicato ufficiale dal Gruppo Armani, che lo ha definito l’“instancabile motore” della casa di moda. La camera ardente sarà aperta dal 6 al 7 settembre. I funerali si terranno in forma privata.
La sua assenza alle sfilate di giugno, la prima in oltre mezzo secolo, aveva già fatto intuire la fragilità di un uomo che non aveva mai smesso di lavorare. Costretto da un’infezione polmonare al riposo, Armani aveva comunque continuato a seguire i progetti, rimanendo fedele alla sua visione fino all’ultimo. Oggi il mondo della moda perde non solo un designer, ma un imprenditore unico, indipendente e sempre coerente con se stesso.
Nato a Piacenza nel 1934, Armani aveva iniziato come vetrinista e disegnatore, per poi fondare negli anni Settanta il marchio che avrebbe rivoluzionato il guardaroba internazionale. Con le sue giacche destrutturate e le linee fluide ha liberato uomini e donne da un’eleganza ingessata, creando uno stile diventato sinonimo di modernità. Non era soltanto moda, ma un linguaggio, un modo di vivere. Dai red carpet hollywoodiani agli uffici milanesi, i suoi abiti hanno vestito star e professionisti, diventando simbolo di autorevolezza e charme.
Armani non si è mai fermato alla passerella: il suo impero abbraccia profumi, accessori, hotel di lusso e perfino il mondo dello sport, con legami solidi nel calcio e nello spettacolo. Eppure, dietro la potenza del brand, rimaneva la figura discreta del “Signor Armani”, come lo chiamavano con rispetto i collaboratori, capace di mantenere intatto un legame profondo con Milano, la città che lo ha adottato e che ora lo piange.
Se ne va un uomo che ha incarnato il lusso come purezza, che ha insegnato al mondo che la vera eleganza è invisibile, sottile, quasi silenziosa. I prossimi giorni vedranno Milano rendere omaggio al suo stilista con una camera ardente pubblica, prima di un funerale privato. Oggi, però, resta soprattutto il senso di un vuoto. La moda perde il suo maestro più rigoroso e visionario, e l’Italia uno dei simboli più luminosi della sua identità culturale.
Il cordoglio

“Ci ha lasciati lo stilista Giorgio Armani. Il mondo della moda perde uno dei suoi protagonisti assoluti, perché con le sue creazioni Armani ha reso unico il made in Italy nel mondo, contribuendo a definire un linguaggio della moda fatto di raffinatezza, classe, sobrietà e stile senza tempo. Alla famiglia, ai suoi cari e a tutti i collaboratori giunga il mio più sentito cordoglio“.
Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.