In un momento contingente piuttosto particolare per la politica trapanese – stravolta da un “terremoto” giudiziario per la richiesta della DIA dell’obbligo di dimora per il senatore Antonino D’Alì, ritenuto dai pm “socialmente pericoloso”, e oggi il parlamentare regionale Mimmo Fazio, finito in manette – un giovane cronista trapanese ha deciso di girare un docufilm che «indaga le motivazioni strutturali che tengono in ostaggio il Sud d’Italia. Scenari che annualmente spingono migliaia di giovani ad andar via».
Una produzione del tutto indipendente, ideologicamente ed economicamente, del giornalista Marco Bova, nostro collaboratore ed ex direttore, recentemente assolto in un processo che ha riconosciuto il segreto professionale e la tutela delle fonti anche per i giornalisti pubblicisti. Bova, trapanese classe 1989, ha realizzato questo documentario sulla classe politica a Trapani. Il titolo è proprio “Ciapani“, il nome della città in forma dialettale.
Ecco in anteprima una clip del film che sarà presentato a breve, con proiezioni a Trapani e Palermo.