Innovazioni applicate all’edilizia, digitalizzazione, Building Information Modeling, risparmio energetico, misure ed incentivi per migliorare lo stato attuale di edilizia ed industrializzazione a Palermo e, più in generale, in Sicilia. Sono alcuni dei temi che verranno affrontati martedì 4 dicembre, a partire dalle 9.30, nel corso del convegno “Edilizia 4.0” organizzato dai gruppi giovani di Ance Palermo e di Sicindustria Palermo, nella Sala Florio di Palazzo Forcella De Seta (Foro Umberto I n.21), sede di Ance Palermo.
Nel corso del dibattito, moderato dal vice presidente di Ance Palermo Giovani Agostina Porcaro e dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Palermo, Luca Silvestrini, si farà il punto sull’innovazione applicata all’edilizia in chiave di sostenibilità, si parlerà della necessità di adeguare alle nuove normative il patrimonio edilizio esistente che, per la maggior parte ha più di quarant’anni e sarà raccontata l’esperienza della start up Revive che si occupa di riqualificazione energetica edilizia secondo i criteri del Green Building Council, con l’obiettivo di arrivare, in un futuro prossimo, ad avere città intelligenti e sostenibili.
“In linea con le attività che abbiamo intrapreso nei mesi scorsi con i giovani di Confindustria – spiega il vice presidente di Ance Palermo Giovani, Agostina Porcaro – vogliamo affrontare da più punti di vista un tema comune a tutti che è quello dell’Edilizia 4.0. Il nostro intento è quello di dar vita ad una piccola rivoluzione culturale che possa iniziare a trasferire i concetti di industrializzazione e digitalizzazione. Parleremo anche di risparmio energetico e di misure volte a facilitare le imprese, per allinearci, nel giro dei prossimi quattro o cinque anni, a quanto previsto dalle normative”.
“Solo con la collaborazione di tutti gli stakeholder quali i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione – aggiunge Luca Silvestrini, presidente del Gruppo Giovani di Sicindustria Palermo – riusciremo a realizzare l’obiettivo di riduzione dei consumi energetici degli edifici, che pesano ad oggi circa un terzo dei consumi energetici nazionali. Il target recentemente stabilito dall’UE di risparmio energetico del 32,5% al 2030 si applicherà anche al settore edile: è un’ottima occasione di business per le imprese del settore, si creeranno nuovi posti di lavoro migliorando al tempo stesso la qualità dell’aria delle città. Inoltre dal 2019 i nuovi edifici pubblici e dal 2021 tutti i nuovi edifici realizzati in Italia dovranno essere “nZEB”, cioè a emissioni quasi zero. La sfida è quindi complessa ma importantissima perché il settore degli edifici rappresenta uno degli elementi fondamentali su cui agire per limitare i consumi energetici e quindi il fenomeno dei cambiamenti climatici”.