I comuni hanno tempo fino al 30 giugno per produrre il certificato di vulnerabilità. Questo certificato è essenziale poiché senza di esso i plessi non possono accedere ai finanziamenti.
Si è tenuta oggi a Palazzo d’Orleans la conferenza stampa, presieduta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano sul tema dell’edilizia scolastica e le nuove risorse per prevenire eventuali rischi sismici.
Insieme a loro erano presenti anche il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro, e il dirigente dell’Ufficio speciale della Regione per l’Edilizia scolastica e universitaria, Michele Lacagnina.
“Nel 2017 il governo nazionale ha pubblicato una norma che mirava a verificare la criticità sismica di tutti gli edifici scolastici su tutto il territorio nazionale. Nel 2018 la regione si è attivata per verificare lo stato di salute degli edifici scolastici siciliani. Su 4058 plessi sono solo 990 i certificati di vulnerabilità sismica. Ciò significa che oltre 3000 edifici non sono stati ancora monitorati. Entro 30 giorni dalla comunicazione avvenuta il 10 gennaio, i comuni devono dichiarare se accettare o meno la proposta. Dopo i successivi 20 giorni la Regione sarà in grado di erogare l’80% delle risorse richieste ai singoli comuni. Queste le parole dell’assessore Turano.
“L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza le strutture scolastiche della Sicilia. Troppo spesso, in ogni parte d’Italia, avvengono disgrazie proprio nei luoghi in cui i nostri ragazzi hanno il diritto di vivere e formarsi in sicurezza. La sicurezza nelle scuole deve essere una priorità di questo governo” Lo dichiara il presidente Schifani.
“Inizialmente si era pensato di affidare questo monitoraggio ad una società che svolgesse il lavoro per conto della Regione. Questa procedura avrebbe avuto però delle scadenze lunghissime. Abbiamo quindi deciso con il presidente della Regione di cambiare indirizzo. Individuata la risorsa finanziaria di 15 milioni di euro, l’abbiamo sfruttata in favore dei comuni, delle province e delle città metropolitane. Così facendo siamo riusciti il 23 dicembre a pubblicare il decreto di finanziamento in favore di tutti gli enti locali, con annessa tempistica”. Così dichiara l’assessore Turano.
“Questo meccanismo responsabilizza i sindaci, affinché ogni edificio scolastico possa essere monitorato, studiato e possa ottenere il certificato di vulnerabilità sismica, requisito essenziale per partecipare ai bandi pubblici per l’esecuzione di qualsiasi intervento sugli edifici. I sindaci si devono solo attivare perché i soldi ci sono. Qualora non dovessero bastare abbiamo altre risorse da implementare. Secondo le nostre rilevazioni, che hanno tenuto conto delle popolazioni scolastiche e della grandezza di ogni singolo istituto, le risorse dovrebbero essere sufficienti.” Conclude così l’assessore Turano.
In particolare, 9.629.818,88 euro sono assegnati a 338 Comuni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado; 1.894.637 euro ai sei Liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, per le scuole secondarie di secondo grado; 3.475.544,12 euro alle tre Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, per le scuole secondarie di secondo grado. Nel caso di ulteriori fabbisogni finanziari, si potranno utilizzare le economie derivanti da un precedente bando del 2018, pari a circa 10 milioni.
Per Fabrizio Ferrara, presidente della Commissione Cultura: “Si tratta di un primo risultato importante. Il tema dell’edilizia scolastica e quindi della salute dei nostri ragazzo è sempre stata una priorità per noi della V commissione“.