Ammonta a 50 milioni di euro, la cui ripartizione tra Comuni, Province e Citta’ Metropolitane verra’ comunicata entro fine giugno dal Ministero dell’Istruzione, l’importo assegnato alla Sicilia per l’edilizia scolastica. Fondi a cui si aggiungeranno altri 24 milioni che verranno erogati dalla Regione siciliana sedcopndo quanto stabilito dalla recente legge di stabilità.
Tra gli scenari prodotti dalla pandemia da Covid -19 l’anno scolastico conclusosi con la mancata riapertura degli istituti è stata la conseguenza della misura prudenziale più rigidamente mantenuta dal Governo nazionale. Adesso i responsabili dell’ Istruzione si confrontano sulle decisioni prossime venture in materia di adeguamenti agli edifici scolastici, da assumere alla svelta al fine di garantire criteri di sicurezza per gli studenti che dal prossimo settembre rientreranno nelle aule.
E’ stato il tema discusso oggi in un lungo confronto telematico tra l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, l’Ufficio scolastico regionale e la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani.
Basilare, tra le azioni da intraprendere , il puntuale aggiornamento dell’Anagrafe regionale dell’edilizia scolastica (Ares), ossia lo schedario che raccoglie e monitora i dati tecnici sullo stato di tutte le scuole presenti sul territorio siciliano, individuando le necessarie opere di manutenzione e le migliorie da apportare. Sistema, questo che – spiega l’assessore – “permette altresì di ottimizzare il rapporto tra metri quadrati disponibili nei singoli locali e numero di studenti previsti”.
In base alle nuove disposizioni, a partire dal nuovo anni scolastico, gli allievi dovranno mantenere un distanziamento di almeno un metro. “Per garantire questi spazi potrà rendersi necessario realizzare alcune limitate opere di adeguamento. Se questo non sarà possibile – continua Lagalla – potremo ricorrere all’utilizzo di altri edifici più idonei a accogliere in sicurezza gli studenti“. Spetterà agli enti locali individuare questi immobili.
Per tale obiettivo, dagli uffici dell’assessorato è già partita una nota rivolta a sindaci, Città Metropolitane ed ex Province. “Cè molto lavoro da fare – dice Lagalla – ma siamo certi che, grazie alla sinergia instaurata con il governo nazionale e attraverso il contributo della task-force regionale, dell’Ufficio scolastico regionale e degli enti locali, riusciremo ad agire in tempi celeri nell’interesse degli alunni e delle loro famiglie”.
I finanziamenti previsti per la Sicilia provengono dalla dote di 330 milioni di euro messa a disposizione a livello nazionale dal Miur per l’edilizia scolastica ‘leggera’, cioé per opere di ristrutturazione che non modifichino le originarie caratteristiche delle scuole.