Dopo i riconoscimenti già annunciati per la 39esima edizione dell’ Efebo d’Oro, premio internazionale di cinema e narrativa, allo scrittore Hanif Kureishi, premio alla carriera, e agli artisti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, premio Nuovi Linguaggi – Città di Palermo, sono stati annunciati i vincitori delle altre sezioni.
Il l’Efebo d’Oro per il film è stato assegnato a Dominique Cabrera per “Corniche Kennedy“, tratto dall’omonimo romanzo di Maylis de Kerangal.
“Sono molto contenta di aver ricevuto questo premio – ha detto la Cabrera – perché quando ho fatto questo film ho pensato al Mediterraneo e il fatto che sia l’Italia a riconoscer merito alla pellicola è un onore; l’oro dell’Efebo lo associo all’idea che ho cucito addosso ai protagonisti del film, che come statue dorate mostrano tutta la loro bellezza“.
Per lo stesso film ha ricevuto il premio ANDE (Associazione Nazionale Donne Elettrici) l’attrice protagonista Lola Creton “per aver costruito, con il personaggio centrale del film uno spontaneo e carismatico carattere che restituisce tutte le sfumature di una crisi generazionale che tutti ci riguarda, così contribuendo ad aprire uno squarcio di luce nella complessa realtà mediterranea”.
Miglior esordiente, che riceve il premio dai Lions, il regista egiziano indipendente Tamer El Said per il film “In the Last Days of the City“.
Nel 2009 il regime instaurato da Osni Mubarak inizia a mostrare le prime crepe dinanzi alle manifestazioni di piazza. Dopo una lunga gestazione (250 ore di girato tra il 2008 e il 2010, ridotte a due nella versione definitiva), Tamer El Said compone un requiem di odio/amore per una città in dissoluzione, che è anche una riflessione sul ruolo del cinema.
Un’opera libera in cui i modi del documentario si fondono inestricabilmente al cinema di finzione, fino a dissolvere ogni distinzione di linguaggio. Attualmente la pellicola è censurata in Egitto, paese natale del regista.
Il riconoscimento per il miglior saggio di cinema assegnato dalla Giuria va a Ivelise Perniola per il volume “Gillo Pontecorvo o del cinema necessario” pubblicato da ETS nel 2016.