Saranno tre le liste che metterà in campo Renato Accorinti nel difficile tentativo di difendere la prima poltrona di Palazzo Zanca nella tornata elettorale del 10 giugno. Il sindaco di Messina presenterà la sua candidatura nella giornata di sabato presso la scalinata della Batteria Masotto (passeggiata a mare), che sarà luogo della presentazione dei gruppi schieratisi a supporto della candidatura di Accorinti. “Al mio fianco scenderanno le candidate e i candidati delle liste “Renato Accorinti Sindaco”, “Percorso Comune”, “Cambiamo Messina dal Basso”.
Per la sua campagna elettorale, Accorinti ha scelto tra l’altro di farsi ritrarre in una versione a fumetto per comunicare agli elettori “le 100 cose fatte nei cinque anni di Amministrazione della città, dalla primavera del 2013 ad oggi”.
Accorinti si prepara allo scontro politico finale, la resa dei conti in una tornata di voto nella quale si troverà a fronteggiare i suoi antagonisti ma anche e soprattutto lo scetticismo e la delusione dei messinesi che si sentono, per buona parte, delusi dal quinquennio che doveva portare ad una rivoluzione, una svolta che poi, a detta di tanti, non si è mai materializzata.
E allora il “sindaco Free Tibet”, per risalire la china e allargare il fronte dei consensi, cita Norberto Bobbio per lanciare il suo grido di battaglia: “Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà“.
Accorinti ha richiamato anche l’eco della sua recente partecipazione alla Conferenza finale a Bruxelles del network europeo di “Arrival Cities”, finanziato dalla Comunità Europea all’interno del programma Urbact: “Possiamo e dobbiamo ripartire da quella ulteriore esperienza importante che ha portato la città di Messina nel dibattito europeo sui flussi migratori. In questi anni ci siamo impegnati per investire nella programmazione europea, perché far parte di un network europeo significa costruire relazioni ed avere accesso a importanti opportunità di studi, ricerche e finanziamenti”.