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Voto 23 novembre

Elezioni rettore Unime: candidati Limosani, Moschella, Spatari. I PROGRAMMI

venerdì 3 Novembre 2023

Sono tre i candidati in corsa per l’ermellino Unime. Allo scadere del termine per la presentazione delle candidature e dei programmi sono stati confermati i nomi delle ultime settimane. A correre per la guida dell’Università di Messina sono (in ordine alfabetico) il direttore del dipartimento di Economia Michele Limosani, l’ex pro rettore vicario e costituzionalista Giovanni Moschella, l’ex pro rettrice ed ordinaria di medicina del lavoro Giovanna Spatari. Il nuovo rettore o rettrice sarà in carica per il sessennio 2024-2030 e prenderà il posto di Salvatore Cuzzocrea che si è dimesso il mese scorso nell’ambito della vicenda dei rimborsi spese.

Il primo turno di votazione è il 23 novembre (richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto), il 27 (maggioranza dei votanti) con ballottaggio il 2 dicembre.

Ecco i candidati ed i loro programmi

MICHELE LIMOSANI Care e cari tutti, stamattina ho formalizzato la mia candidatura alla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Messina per il sessennio 2023-2029. Sono consapevole della responsabilità che intendo assumere, chiamato – da primus inter pares – ad essere interprete e custode di un progetto elaborato da diverse autorevoli sensibilità, esperienze, competenze. Ho raccolto sollecitazioni, idee, indicazioni emerse dai vari settori, dai comparti ammnistrativi, dai sindacati, dalle associazioni e dai rappresentanti degli studenti. Ho fatto tesoro della ricchezza di opinioni e contributi di pensiero, che ho provato a raccogliere nel mio programma.

Il momento è di straordinaria delicatezza. Non è possibile rimuovere questo dato di fatto per depositarlo sotto i tappeti. Non si parte da “ciò che vi è di buono”, ma da ciò che anche di positivo è stato appannato da quella mancanza di apertura al confronto, di terzietà, di buon senso, di equilibrio. Ci troviamo lì dove non avremmo dovuto essere, se solo fossero stati accolti la critica e il dissenso espresso in Senato Accademico sulle questioni nodali. Ci troviamo laddove sottovalutazione – o, peggio, silenzio – ha consentito una caduta di immagine, di reputazione e di credibilità.

Abbiamo assistito in questi anni a continui atteggiamenti di supponenza e arroganza. Abbiamo ascoltato affermazioni in Senato circa l’irrilevanza delle analisi costi benefici per decidere sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Con amarezza abbiamo rilevato la poca trasparenza nelle decisioni di assegnazione delle posizioni concorsuali e provato imbarazzo dinnanzi a dichiarazioni non sempre rispondenti al vero. Abbiamo registrato l’indifferenza sulle dichiarazioni dell’Anac circa la irregolarità e illegittimità di procedure di gara nella assegnazione degli appalti. Tutti segnali di un modus operandi e di una politica gestionale caratterizzata dalla mancanza di confronto, destinata a portare la comunità accademica verso un vicolo cieco.

La mia proposta, adesso, è nitida ed è l’unica in discontinuità con l’amministrazione uscente. Invitandovi a leggere il programma, vi segnalo i valori e i principi ai quali ispirerò la mia azione di governo: a) rispetto delle regole e delle persone; b) promozione di una nuova cultura; c) riconoscimento e valorizzazione del merito; d) inclusione e partecipazione. Tutto ciò nel solco di un pieno coinvolgimento di ogni componente della comunità accademica e nella convinzione che un ateneo ha, tra l’altro, una responsabilità sociale nei confronti dei suoi studenti e del territorio di riferimento. Il programma, disponibile sul sito Unime e sul mio blog personale, declina in tutte le dimensioni della vita accademica l’applicazione di tali principi.

Messina è per definizione una città universitaria, una città in cui l’Università è tra le prime centrali di spesa e di impiego di risorse oltre che di capitale umano, una città che, pur essendo nel cuore di dinamiche internazionali registra esodi imbarazzanti su cui o siamo capaci di ripiegarci, per arginare se non invertire la tendenza, o … non siamo. Voglio essere orgoglioso con tutti voi di appartenere all’Università degli Studi di Messina.”

PROGRAMMA LIMOSANI-programma Limosani

 

GIOVANNI MOSCHELLA “Un Ateneo che unisce nel rispetto e nel dialogo. Ho preso la decisione di candidarmi a ricoprire la carica di Rettore dell’Università degli Studi di Messina spinto dalle tante, lusinghiere sollecitazioni che mi sono state rivolte da colleghe e colleghi del personale docente e del personale tecnico-amministrativo, nonché da studentesse e studenti, perché nelle loro parole ho colto la condivisione di valori che mi appartengono: la scrupolosa osservanza delle regole, la trasparenza nella gestione amministrativa, il rispetto della dignità dell’altro, il rifiuto del conflitto come metodo, la ricerca della mediazione e di soluzioni ragionevoli e unitarie, pur nella diversità delle idee e delle opinioni. Questi che, nei fatti, sono i valori che hanno costantemente ispirato la mia attività istituzionale, prima come Preside della Facoltà di Economia, poi come Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche e, infine, come Prorettore Vicario dell’Ateneo e che, oltre ad appartenere alla sfera del diritto naturale, trovano espressione nei principi della Costituzione, in quelli della legislazione vigente e dello stesso Statuto dell’Università. Propongo un nuovo modello istituzionale basato sulla leale collaborazione e sulla partecipazione democratica. L’assetto istituzionale del nostro Ateneo necessita di alcune importanti riforme strutturali, che devono essere ispirate dai principi di leale collaborazione e di partecipazione democratica”. Da qui le modifiche nella deliberazione del Senato accademico e del voto in senso inclusivo, il referendum consultivo, gli Stati generali d’Ateneo, una “cassetta” elettronica di suggerimenti e la sperimentazione del “bilancio partecipativo d’Ateneo”.

PROGRAMMA MOSCHELLAprogramma Moschella (2)

 

GIOVANNA SPATARI: Mi impegnerò a portare avanti la mia idea di Università, caratterizzata da scelte condivise e partecipate, da una gestione su base allargata che tenga conto di tutte la competenze dei docenti, della professionalità del personale tecnico – amministrativo e in grado di intercettare i bisogni e le aspirazioni dei nostri studenti, nazionali e internazionali. Il mio obiettivo è quello di creare un clima di lavoro sereno, libero da qualsiasi forma di discriminazione e che veda al centro le persone”.  Breve CV: 

Giovanna Spatari, Ordinaria di Medicina del Lavoro presso l’Università degli Studi di Messina, direttrice del Dipartimento ad attività integrata dei Servizi, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino”, componente, in qualità di esperta, della Commissione Consultiva permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, componente del Comitato tecnico-scientifico dell’INAIL, Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro, delegata nazionale della Federazione Italiana Società Mediche (FISM) per i temi di genere.

Titolare, in qualità di responsabile scientifico, di progetti di ricerca di interesse nazionale e coautrice di documenti di indirizzo e linee guida operative per l’attività dei medici competenti. Relatrice, su invito, a seminari e workshop di carattere scientifico e ad eventi di divulgazione sociale organizzati da enti ed istituzioni pubbliche e private sui temi della tutela della salute dei lavoratori, della promozione della salute, della parità di genere. Referente regionale dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne (ONDA).

PROGRAMMA SPATARI-Programma Elezione Rettore Unime – prof.ssa Giovanna Spatari

 

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