Prosegue la polemica sulla gestione dell’emergenza rifiuti in Sicilia. Dopo le dichiarazioni del neo assessore regionale Vincenzo Figuccia ai giornalisti, nelle quali annunciava una marcia indietro della giunta Musumeci sui termovalorizzatori per privilegiare invece l’esportazione dei rifiuti, è arrivata la risposta di Aldo Penna, esponente dell’Associazione “Cittadini per Palermo più verde e pulita”
“Le dichiarazioni dell’assessore Figuccia sulle buone intenzioni del governo Musumeci per un rilancio della differenziata in Sicilia – ha dichiarato Aldo Penna – sono smentite dal suo consulente per i rifiuti che annuncia l’imminente ricorso alla esportazione, tramite navi, dell’immondizia siciliana. Non contento di rispolverare una pratica che fa a pugni con le politiche moderne in tema di rifiuti, il consulente addirittura invoca, neanche si trattasse di flussi migratori, un intervento sovranazionale per imporre ad altri Stati di accettarli“.
Penna spara a zero sui previsti interventi del nuovo governo regionale. “Se il buon giorno si vede dal mattino, l’esordio di Figuccia non poteva essere peggiore e il Presidente Musumeci dovrebbe dimettersi appena la prima nave carica di spazzatura lascerà le coste siciliane. Esportare rifiuti invece di trattarli potrebbe configurarsi come danno erariale sotto il duplice aspetto di mancata estrazione dai rifiuti della ricchezza che racchiudono e sotto il profilo degli altissimi costi da sopportare per inviare lontano quello che a differenza di altre regioni non riusciamo a trattare. Il ricorso alle navi conclamerebbe, senza appello, l’incapacità dei dirigenti politici e burocratici siciliani di far fronte con altri mezzi a un’emergenza che si trascina da decenni. Incapacità e mancanza di visione che coinvolgono anche consulenti incapaci di immaginare passi diversi se non l’esportazione dei problemi”.
“Sui rifiuti, e su altro, Crocetta ha perso la faccia. – conclude Penna – Sullo smaltimento degli stessi e su politiche cieche e vecchie, anche Musumeci rischia di perderla. Se invece di porre mano ai commissariamenti delle aziende pubbliche preposte, che non rispettano neanche gli accomodanti contratti di servizio, l’assessore continuerà a occuparsi di noli marittimi e bandi per esportare l’immondizia siciliana, avremo scritto un epitaffio sulla differenziata e ammetteremo al mondo la nostra collocazione tra gli incapaci di cambiare. La Sicilia invece di diventare bellissima, continuerà a essere drammaticamente sporchissima“.