Condividi
Le azioni dell'Assessorato regionale della Salute

Emergenza screening, Scalzo: “Facciamo rete con le istituzioni, ma serve più consapevolezza sociale” CLICCA PER IL VIDEO

giovedì 10 Luglio 2025

In Sicilia, i numeri degli screening oncologici continuano a raccontare una realtà allarmante. L’adesione rimane lontana dai livelli minimi fissati a livello nazionale, nonostante la disponibilità di servizi pubblici organizzati e gratuiti.

Nel 2024, secondo il report ufficiale del DASOE, l’indicatore di adesione LEA per il tumore della cervice uterina è stato del 28,5%, per il mammografico 30,6% e per lo screening del colon retto solo il 14,5%.

“Numeri che, a leggerli, fanno male – ammette con franchezza Giacomo Scalzo, dirigente generale del DASOE – perché dietro ogni percentuale c’è una persona che ha scelto di non proteggere la propria salute”.

In assessorato facciamo programmazione, inviamo direttive alle ASP, investiamo tempo e risorse. Lo facciamo con passione. Ma serve un cambio di passo collettivo. C’è un’offerta capillare: lettere a casa, uffici screening attivi in ogni ASP, camper attrezzati per raggiungere le zone montane e periferiche – spiega -. Ma se manca una volontà sociale e personale, tutto questo rischia di non bastare”.

I dati evidenziano disparità territoriali: A Enna per lo screening cervice siamo al 56%, a Trapani al 22%. Nel colon retto si arriva anche al 4%. È evidente che non si tratta solo di sanità, ma di cultura della prevenzione”.

E le conseguenze non sono solo sanitarie, ma anche sistemiche. Scalzo infatti evidenzia che: Il mancato raggiungimento dei livelli minimi impedisce alla Regione di uscire dal Piano di rientro. Questo limita la nostra autonomia, e quindi la capacità di potenziare servizi in altri ambiti. È una catena che parte dalla mancata adesione e finisce col peggioramento dell’intero sistema pubblico”.

Per reagire, la Regione ha attivato una rete interistituzionale che parte venerdì 11 luglio.

“Abbiamo coinvolto i Prefetti di tutte le province. A Palermo, il primo incontro è già fissato, con sindaci, autorità civili, religiose e militari. A Seguire Agrigento e le altre Province. Perché la salute è un bene comune e va difeso coralmente. Dobbiamo ricostruire fiducia. Dopo la pandemia c’è stata una frattura profonda tra cittadini e sanità pubblica: fake news, sfiducia nei vaccini, disorientamento – ribadisce –. Ma ora è il tempo di ricucire”.

Le azioni del Dasoe e la rete screening

Dal punto di vista tecnico, il sistema screening è ben strutturato.

Ogni ASP ha un centro gestionale screening che coordina prenotazioni, richiami, inviti, presa in carico clinica e percorso diagnostico. L’attività clinica è affidata a tre unità operative: mammografia, cervice, colon-retto. Tutto segue standard precisi – spiega Lucia Li Sacchi, dirigente del Servizio 1 del DASOE -. Per esempio, ogni mammografia viene letta da due radiologi diversi, entrambi con formazione specifica e almeno 5.000 letture annue. I tecnici sono dedicati, così come i radiologi. E abbiamo appena concluso un ciclo formativo triennale con il GISMA. Lo screening è di qualità, ma la popolazione spesso lo ignora o lo sottovaluta”.

Uno dei problemi è l’effetto “strascico” del Covid: “Durante la pandemia molte figure dedicate agli screening sono state spostate su attività di emergenza. In parte non sono mai rientrate, e oggi in alcune aree mancano professionisti esclusivamente dedicati. Eppure l’offerta c’è – insiste Li Sacchi -. Le ASP organizzano campagne con motorhome per raggiungere anche i paesi più isolati. I centri screening sono distribuiti su tutto il territorio. E stiamo rafforzando la collaborazione con i medici di medicina generale, coinvolgendoli nel counseling e nel convincere i pazienti ad aderire”.

Un altro intervento chiave è in corso: Stiamo pianificando una grande campagna di comunicazione regionale, mirata e inclusiva. Usiamo linguaggi e strumenti pensati per fasce d’età e vulnerabilità diverse, in modo da rendere il messaggio efficace e accessibile. La prevenzione è un diritto, ma anche un’informazione da sapere comunicare bene”.

Il cambiamento che serve

“C’è bisogno di riprendere in mano le virtù che i Greci ci hanno trasmesso”, esorta Scalzo.

  • La prudenza: “la capacità di capire cosa sia meglio per la propria salute e agire di conseguenza, senza farsi suggestionare da panico o disinformazione”.

  • la temperanza: “equilibrio interiore, autocontrollo, non farsi travolgere da pulsioni né da paure”;

  • la fortezza: “il coraggio di affrontare paure, timori, pregiudizi. Solo rimanendo saldi riusciamo a cambiare rotta”;

  • la giustizia: “l’equità verso se stessi e gli altri, riconoscere che tutti hanno diritto a essere protetti e rispettati”.

“Queste virtù, prudenza come capacità di discernimento, temperanza come equilibrio, fortezza come resistenza, giustizia come senso del bene comune, sono il cardine per ripristinare fiducia e responsabilità collettiva”, conclude Scalzo.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Il Festino di Palermo ispirato alla bellezza: presentata l’edizione 400+1 CLICCA PER IL VIDEO

Tema dell’edizione 400+1 del Festino sarà la bellezza. Fra le novità una fermata in piazza Bologni, nella quale verrà introdotto un momento di dialogo fra il Genio di Palermo e la Santuzza.

BarSicilia

A Bar Sicilia si parla di emergenza caldo: l’estate oltre i 40 gradi e i consigli del professore Salvatore Corrao per proteggersi CLICCA PER IL VIDEO

Nella puntata n. 331 di Bar Sicilia abbiamo affrontato il tema dell’emergenza caldo insieme a uno dei massimi esperti del settore: il professor Salvatore Corrao, ordinario di Medicina Interna all’Università di Palermo e direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale Civico.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.