Leggendo le cronache dei vari notiziari online, ci rendiamo conto di una amara realtà. In Sicilia non si parla di politica da tempo. Perché, vedete, a mio avviso, la politica resta importante, ma sono tanti gli scadenti politicanti che ne hanno fatto svilire il valore. Con tutta la buona volontà che possono avere i cronisti di politica, che cavolo c’è da scrivere? Esiste ancora un’attività all’Assemblea Regionale Siciliana?
Da mesi qualcuno ha notizie, se pur vaghe, di attività e relative soluzioni ai problemi delle persone e delle imprese di questo governo regionale? Sapreste dirmi da quale coalizione o maggioranza politica sono, siamo governati? C’è stato, e figuratevi adesso, uno straccio di programma di governo magari di fine legislatura?
Ecco, questo è un punto molto delicato. Perché alla Regione Siciliana sembra che tutto sia già finito. Tra scandali e denunce a bordo degli aliscafi, tra processi, assoluzioni e broccoletti sulle spese pazze dei capigruppo ARS, tra puzzolenti cumuli di immondizie e principi delle discariche, effimeri e sontuosi, quanto unitili, G7 taorminesi, bandi promessi per anni annunciati da mesi – presentati mille volte e pubblicati adesso (alcuni) guarda caso a fine legislatura – sono graduatorie e soldi che i fortunati vedranno, se li vedranno, tra mesi.
Tra tutto ciò, e tanto altro che è successo, qualcuno o tanti non capiscono che al cinque novembre mancano ancora molti mesi. Allora? Cinque mesi di campagna elettorale? Cari deputati regionali, caro presidente Crocetta e cari assessori (anche voi renziani e “Cardinali” che fate parte del governo regionale e non perdete occasione per criticarlo), una passeggiata per via Etnea a Catania, via Fardella a Trapani, via Libertà a Palermo, la volete seriamente fare?
I negozi, quelli rimasti aperti, sono vuoti! E’ desolante vedere in queste vie, ma anche a Messina e a Siracusa, strade importanti e secondarie con tantissimi negozi chiusi. E poi, in quelli aperti, chi compra?
Ciò è anche conseguenza dell’altissima disoccupazione, della precarietà, dell’incertezza dell’oggi e del domani.
E voi che fate? Siete fermi da mesi e fino al 5 novembre tirate a campare con le liti elettorali e i Siciliani a tentare di sopravvivere?
State trovando il tempo, quello si, per fare riunioni, per improponibili leggi elettorali, per coalizioni e cambi di casacca, che chissà a cosa portano. Trovate il tempo e il coraggio per dare una grande scossa immediata alla nostra economia regionale.
Per favore, fate qualcosa. Cinque mesi sono tanti, ma fate qualcosa che abbia effetti immediati, perché non c’è più tempo e credetemi, anche il vostro, continuando così, mi sa tanto che è scaduto.