Arresti per estorsione a Palagonia, nel catanese. Ad eseguirli, su richiesta della Dda di Catania, i carabinieri del comando provinciale di Catania nei confronti presunti affiliati al ‘gruppo del calatino’, colpevoli di agevolazioni nei confronti della famiglia mafiosa catanese Santapaola – Ercolano.
L’operazione è tata denominata ‘New faces’. Gli arrestati sono Salvatore Alessandro Ferraro, di 46 anni, Luigi Scuderi, di 57, Mario Compagnino, di 47, Rocco Farruggio, di 46, Pierpaolo Di Gaetano, di 37, e Salvatore Musumeci, di 62. Sono tutti di Palagonia, tranne Scuderi, di Militello in Val di Catania. L’accusa è di estorsione nei confronti di quattro imprenditori nel settore edile e commerciale, con l’aggravante delle modalità mafiose. Le vittime hanno denunciato che sarebbero state costrette, con ripetute minacce e violenze anche fisiche, a donare somme mensili che vanno da 1.000 a 5.000 euro sotto forma di “pizzo“.
A Di Gaetano il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere. All’operazione hanno preso parte nuclei cinofili ed elicotteri. Secondo quanto accertato, il gruppo, capeggiato da Ferraro, aveva ricevuto l’incarico dalla famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano di gestire per un certo periodo di tempo il racket delle estorsioni sul versante calatino della provincia ed in particolare nell’area tra Palagonia e Militello in Val di Catania hanno accertato in alcuni casi che le vittime erano costrette in alcuni casi a versare di una percentuale del 2% su ogni carico di cemento. In almeno due circostanze le vittime sarebbero state aggredite fisicamente per costringerle ad aderire alla richieste estorsive. Ad una di esse sarebbe anche stata sottratta anche l’autovettura, poi data alle fiamme. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Siracusa e Caltagirone in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.