La Protezione civile Siciliana ha intensificato il monitoraggio e le attività di assistenza in seguito al crescente afflusso di turisti ed escursionisti attratti dalla colata lavica che negli ultimi giorni ha interessato il versante sud-ovest dell’Etna.
La colata, definita “turistica” per la sua accessibilità visiva, presenta comunque diverse insidie per i visitatori. L’altitudine di circa 1.800 metri sul livello del mare comporta temperature rigide, forte vento e nebbia, oltre alla necessità di percorrere circa due ore di cammino per raggiungere i punti di osservazione.
Lo segnala, sul proprio profilo Facebook, il dipartimento regionale della Protezione civile ha attivato una turnazione di organizzazioni di volontariato (Odv) per garantire assistenza alla popolazione e supporto alle forze dell’ordine.
Fino alle 14 l’afflusso di visitatori è stato moderato e ordinato, ma nel pomeriggio, nonostante la nebbia, numerosi escursionisti stanno ancora raggiungendo l’area per osservare il magma alla luce del tramonto.
Tuttavia, secondo le ultime segnalazioni, la colata non sembra più alimentata ed è in fase di rapido raffreddamento, rendendo sempre meno visibile il caratteristico bagliore rossastro del magma.
Le Odv in servizio nel fine settimana sono i gruppi di Protezione civile comunale di Biancavilla, Ragalna e Belpasso, la Misericordia di Belpasso, Il Cammino di Ragalna e Odv Nogra