Pietro Bartolo, ex eurodeputato del Pd non l’ha presa bene.
A pag.3 del verbale delle operazioni elettorali, relativo alle ultime Europee, si legge infatti a chiare lettere che l’esponente del Partito democratico, un indipendente “puro” che comunque in questi anni ha corso sotto le bandiere del Pd, chiede su tutto il territorio nazionale, non quindi solo nella circoscrizione in cui è stato candidato, che tutti i voti siano ricontati con l’intenzione forse un pò velleitaria, di riaprire la partita.
Un obiettivo, probabilmente troppo ambizioso, dal momento che ieri è avvenuta la proclamazione degli eletti nella competizione in questione. Il documento con cui Bartolo produce ufficialmente la sua istanza è una Pec pervenuta il 13 giugno scorso, con i dettagli, si presume, dell’impianto che motiverebbe la sua richiesta.
La stessa comunque, come si legge nel documento, è stata rigettata in quanto “la sospensione delle operazioni non è né prevista, né in alcun modo consentita dalla legge“. Per il medico di Lampedusa dunque il sipario cala su un palcoscenico di carte bollate e di potenziali ricorsi, l’ultimo labile confine prima della resa finale.