“I focolai di virus che in ordine sparso si stanno verificando in Italia non destano allarme ma devono rappresentare un invito alla prudenza e farci capire che il peggio è passato ma occorre continuare a fare attenzione. Per questo auspico che il presidente Musumeci possa rivedere in termini di maggiore precauzione la sua recente ordinanza in base alla quale tutti i mezzi di trasporto possono tornare ad essere occupati al 100%”.
Così la parlamentare siciliana di Forza Italia, la senatrice Urania Papatheu, chiede al governatore Nello Musumeci di modificare in termini prudenziali la recente ordinanza con la quale ha disposto che nel trasporto pubblico tutti i posti a disposizione possano essere nuovamente occupati senza limitazioni inerenti la capienza dei mezzi.
“Il mio appello non vuole essere polemico – evidenzia Papatheu – è un invito alla prudenza e ad un maggior senso di responsabilità, poiché la fase di maggiori presenze turistiche in Sicilia porterà sul territorio e nei vari mezzi molte più persone, provenienti da qualsiasi luogo, ed il rischio che con questa contaminazione possa esserci un soggetto positivo è confermata oggi dagli ultimi dati. Il fatto che chiunque potrà sedersi accanto ad un’altra persona anche se non appartiene allo stesso nucleo familiare deve farci riflettere affinché la Sicilia, che sin qui è stata la regione più virtuosa d’Italia nella lotta al Covid-19, non possa essere interessata da singoli casi nei giorni in cui tanti operatori economici lottano per salvare il salvabile di quest’annata”.
“Appare un controsenso che non si possa andare al cinema e che non ci si possa ammassare nei teatri, per prevenire il rischio di diffusione del Covid, e che sui mezzi di trasporto, invece, non ci sia più necessità di distanziamento. L’obbligo soltanto della mascherina non può bastare di fronte ad un virus di cui non sappiamo ancora oggi, con assoluta certezza, esattamente come avvenga la trasmissione e l’effettiva dinamica di contagio.
“Perciò mi auguro sia rivista l’ordinanza e ristabilito un distanziamento minimo con alternanza di un posto utilizzabile e uno no (salvo nuclei familiari, affini o congiunti), sopratutto per chi viaggia , a protezione dei siciliani e degli operatori del trasporto pubblico e privato impegnati su traghetti, autobus, pullman, treni, taxi. Si ai mezzi pieni, nei limiti, no al ritorno dei passeggeri ammassati”.