Non si ferma la protesta di circa 50 lavoratori della “Bienne Sud”, ex indotto Fiat, che da due giorni sono in sit-in in piazza Duomo, a Termini Imerese, nel Palermitano. Chiedono certezze per il loro futuro.
Diversi i momenti di confronto tra le organizzazioni sindacali di categoria, i lavoratori e alcuni rappresentanti del “Comitato dei Sindaci per la salvaguardia e la valorizzazione dell’area Industriale di Termini Imerese”. Unanime è l’obiettivo da raggiungere: la proroga dell’indennità anche per l’anno 2021 e per la quale esistono le risorse regionali.
Il sindaco Maria Terranova, a nome del Comitato dei Sindaci, ha scritto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e all’Assessore Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, evidenziando che “questi lavoratori pur facendo parte dell’Area di crisi industriale complessa di Termini Imerese, risultano a tutt’oggi esclusi dagli ammortizzatori sociali a differenza degli altri lavoratori“.
“Considerato che, per l’anno 2021, le prospettive di vita dei lavoratori sono rimaste immutate, se non addirittura aggravate dalla recente pandemia chiediamo, con forza -, si legge nella nota del Sindaco –, una proroga dell’indennità per l’anno in corso, anche in considerazione della effettiva presenza di risorse regionali residue disponibili (nell’anno 2020 sono state utilizzate risorse fino per 230 mila euro a fronte di 7,4 milioni stanziati dall’Inps) e considerato l’impegno dei Governi nazionali e regionali nel sostegno al reddito dei lavoratori previsto anche dall’Accordo di Programma Quadro per la zona industriale di Termini Imerese“.
“Confidiamo in una pronta risoluzione della vicenda che metterebbe fine a una grave ingiustizia sociale e alla condizione di estrema sofferenza che questi lavoratori e le rispettive famiglie stanno vivendo, condizione aggravata dalla pandemia“, sottolinea il sindaco Terranova.