“Sulle ex Province il governo Conte continua a fare melina e ad attendere risposte o meglio a marcire”. Queste le parole del deputato regionale dell’Udc Vincenzo Figuccia, che interviene sulla questione relativa alla situazione finanziaria degli enti intermedi.
“Le nove ex Province della Sicilia sono rimaste appese al fiassistenza disabili
lo della speranza, ma il disequilibrio finanziario globale è pari a 155,4 milioni – afferma ancora il parlamentare Udc – Una situazione che ha compromesso l’erogazione di servizi, in particolare la gestione della rete stradale di competenza, l’assistenza ai disabili, il supporto alle scuole di secondo grado, l’edilizia scolastica“.
“Le principali cause di questa grave situazione finanziaria sono indubbiamente legate alla drastica riduzione dei trasferimenti statali e nel prelievo forzoso operato dallo Stato attraverso il contributo di finanza pubblica – afferma ancora Figuccia – Per il 2018 il contributo per i conti dello Stato grava sulle ex Province siciliane per 277,1 milioni di euro, pari al 42% delle uscite degli enti siciliani”.
“È sotto gli occhi di tutti il fallimento della legge Delrio che ha presuntuosamente ostentato lo slogan della razionalizzazione a tutti i costi, generando di fatto, danni e costi praticamente triplicati. Si torni – conclude – all’elezione diretta per le province siciliane, superando l’attuale sistema da indebitamento cronico e dalla palese inefficienza che in questi cinque anni ha drasticamente peggiorato gli scenari“.