“Non è previsto che in tutta la provincia di Enna ci siano centri Covid perchè, anche alla luce dei dati epidemiologici, abbiamo ritenuto di ridurre al minimo l’impatto sulle strutture ospedaliere di posti letto. In questo momento in tutta la Sicilia ci sono meno di 70 ricoverati. Immaginare di immobilizzare strutture che svolgono funzione di cura di non malati Covid, sarebbe stato un grave errore. Altra cosa è immaginare l’adeguamento delle strutture ospedaliere, perché potrebbe esserci, come dice l’Oms, una seconda ondata, la necessità di attrezzare in autunno un numero maggiore di strutture rispetto a quelle oggi attrezzate“.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che col governatore Nello Musumeci è ad Agira, il Comune della provincia di Enna che per oltre un mese è rimasto “zona rossa” a seguito del contagio per il Coronavirus , prima di recarsi all’ospedale di Leonforte.
“Quando sento dire che il Covid si è indebolito mi sembra molto pericoloso – ha aggiunto Razza – perchè sappiamo che questo coronavirus quando colpisce gli organi respiratori e’ significativamente grave. La nostra Regione ha fatto scelte molto forti rispetto alle altre, bloccato la mobilita’ se prendiamo il periodo tra il 16 marzo ed il 16 aprile 2019 e lo paragoniamo allo stesso periodo del 2020 vediamo un calo di passeggeri di 1 milione di persone solo negli aeroporti. Questo vuol dire – ha concluso Razza – che avere scelto come principale misure di contenimento e distanziamento ha prodotto un risultato“