Rilanciare i centri storici come vero volano dell’economia siciliana, coniugare le esigenze dei commercianti con quelle dei residenti stilando per la movida un apposito codice etico, fino alla denuncia degli abusivi o di chi viola le regole.
Sono stati questi alcuni dei temi trattati nel corso del convegno organizzato da Assoimpresa per presentare la nuova Federazione dei centri storici, ossia Ficest Sicilia, guidata da Vito Minacapelli.
“Una proficua occasione di confronto – ha sottolineato il presidente nazionale di Assoimpresa, Mario Attinasi – sul valore e sul ruolo dei centri storici siciliani: la nuova federazione li valorizzerà, sarà vicina alle imprese ma anche al fianco delle istituzioni per rendere i centri storici un trampolino di lancio per la nostra economia e per il turismo“.
Il convegno, tenutosi a Palermo, ha visto la partecipazione degli assessori del Comune di Palermo alla Mobilità e alle Attività produttive, Giusto Catania e Leolpoldo Piampiano, del presidente di Sicindustria Palermo, Alessandro Albanese, dei rappresentanti della Camera di Commercio di Palermo ed Enna e di altre associazioni di categoria.
“Con la Ficest – ha commentato il presidente Minacapelli – offriamo alle imprese del centro storico una casa accogliente che fa tesoro delle migliori esperienze, come i centri commerciali naturali e le associazioni di strada. Ci faremo portatori di una nuova visione condivisa e sostenibile, coniugandola con le esigenze dei residenti che spesso non vengono tenute nella debita considerazione“.
“Abbiamo ribadito le nostre proposte – ha concluso Attinasi – dicendoci contrari al doppio senso di via Roma, a Palermo: questo asse stradale va valorizzato con la pedonalizzazione e il tram, non facendo aumentare il traffico. Inoltre lanciamo una proposta sulla movida: siamo pronti a schierarci, insieme ai residenti, contro i commercianti che violano le regole. Si convochi un tavolo per la redazione di un codice etico che punisca abusivi e furbastri“.