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Il momento più importante non è stato il taglio del nastro ma la commozione dipinta sul volto di Daniele Cipollina quando gli ospiti hanno dato il via al primo della batteria di applausi che hanno scandito la serata di ieri al Grand Hotel Villa Igiea dove si è svolta l’inaugurazione della boutique “Gustoso”. La prima a Palermo.
Cipollina è presidente e fondatore della rete d’impresa che ha reso possibile un investimento coraggioso e concreto, imperniato sulla gastronomia, l’arte e il design.
Sigaro all’angolo della bocca, voce baritonale e allure alla James Stewart: un personaggio “crossover”, puoi andarci a caccia o a teatro senza vedergli perdere l’aplomb. Ieri sera si muoveva con la leggerezza delle note di un theremin tra gli ospiti di un parterre d’eccezione.
Il progetto, promosso da “Gustoso Sicilian Brand Experience”, mira a sfruttare le potenzialità della specializzazione e diffusione dei prodotti gastronomici. “La nostra scelta – spiega Cipollina – è ricaduta su Villa Igiea non solo per la bellezza che esprime ma anche per il suo significato. Si affaccia sul golfo di Palermo, strizza l’occhio ad un orizzonte che va oltre la Sicilia e noi vogliamo allargare lo spettro delle possibilità e delle scelte per la domanda e l’offerta”.
Tra i programmi in itinere, infatti, quello di una scuola di cucina per stranieri di cui Cipollina parla con una punta d’orgoglio: “Abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con l’Università di Palermo, è una realtà vicina”.
A fargli da eco, il capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò: “Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale in questo tipo di investimenti”.
“La contropartita in termini di ricadute positive sono i flussi economici che riducono i costi all’entrata e all’uscita. La Sicilia che vogliamo è questa”.
La stessa Sicilia che auspica Toti Piscopo, amministratore unico della Logos s.r.l Comunicazione e Immagine, uno che di turismo se ne intende.
“Il fattore tempo – dice – è croce e delizia di questi progetti ed è il valore più importante. Occorre snellire la burocrazia e permettere così a chi fa impresa di scommettere sulle potenzialità del territorio che nell’Isola sono immense”.
Un battello lascia il porticciolo disegnando una scia di gesso su un’enorme lavagna azzurra mentre lo scroscio dell’ennesimo applauso è il metronomo del tramonto a Villa Igiea.