Situato in una zona residenziale del quartiere Uditore-Passo di Rigano, l’asilo nido comunale intitolato ad una docente universitaria palermitana scomparsa nel Marzo 1994, ricordata per il forte impegno sociale e culturale “Lydia Tornatore”, è stato protagonista attraverso la festa di fine anno scolastico, che ha visto coinvolti le educatrici e gli operatori tutti , della realizzazione dell’evento.
L’ex assessore Barbara Evola , la responsabile gestione PAC ( Piano di azine e cooperazione ) Santa Catania e il funzionario pedagogico Giacomo Piraino insieme ai numerosi partecipanti, dalle famiglie ai nuovi utenti, dai cittadini/e alle figure apicali del settore, hanno apprezzato la partecipazione straordinaria dei ragazzi del “ Teatro DITIRAMMU “ con la loro “ LAPA LIBRO “ nella impeccabile performance di balli e racconti di canti e cunti siciliani. Non come spettacolo fine a se stesso, ma come significato di tradizione e cultura che passa attraverso la genitorialita’.
Il nido “Lydia Tornatore” compie 20 anni!!!!Fortemente voluto dall’allora assessore pro-tempore alla Pubblica Istruzione Alessandra Siragusa, scomparsa di recente in seguito ad una terribile malattia. Quest’ultima e’ certamente una della figure più importanti del “ Cambiamento “ del settore dei servizi della prima infanzia del comune di Palermo.Oltre l’aspetto burocratico e politico si deve a lei l’intuito dell’esigenza di un profondo rinnovamento del servizio offerto alla città. Lavorare sulla “ qualità “ divenne subito l’obiettivo comune principale. La qualità degli spazi, del rapporto con le famiglie, professionale del personale, diventa la parola chiave che fa oggi riconoscere gli asili nido di Palermo, all’interno delle politiche dell’infanzia, una tale “qualità “ da essere diventati oggi punto di riferimento e modello in altre città regionali e nazionali.
A testimonianza di cio’ , letture di brani sono state eseguite da utenti cd “ vecchi “, oggi studenti universitari. All’interno de la festa, si è potuta ammirare la mostra itinerante permanente :
“ Art in fabula “
.…….la referente pedagogica pro-tempore del nido, Silvia Testa dice: il titolo della mostra e’ lo stesso titolo del progetto didattico di quest’anno, appunto “ Art in fabula “, l’Arte intesa nel suo significato più ampio, che comprende ogni attività umana, espressa singolarmente o di gruppo che porti a forme di espressione estetica, poggiando su abilità innate e/o acquisite dall’esperienza .Affermava Marc Chagall , …..lo stile non è importante, “ Esprimersi lo è “. Ciò che per noi ha valore non è il prodotto finale del bambino, ma il processo che favorisce lo sviluppo di capacità di osservazione e trasformazione , di abilità mnemoniche, immaginative e linguistiche, rafforzando la consapevolezza di se. I Capolavori di tutti i bimbi del nido , come pitture su tela e cartoncino, disegni che raffigurano personaggi delle storie raccontate , manufatti realizzati con materiale di riciclo e recupero e un video che permette la visione della esecuzione dei lavori, nonché della drammatizzazione,rende visibile il significato del nido concepito come laboratorio di idee , di attività e iniziative dove i bambini sono i veri protagonisti nel processo di apprendimento .Il tutto pensato, osservato, diretto, a volte modificato ma coordinato con grande impegno, professionalità e amore dalle educatrici del nido.Altra variabile che permette oggi l’idea del cambiamento , ci viene data sicuramente dall’approvazione in data 16 Gennaio c.a. dei decreti attuativi (ben 5) contenuti nella legge 107 denominata “ della buona scuola “.
In particolare la delega che recita: disciplina del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni . Dopo più di un trentennio , finalmente la legge Nazionale ( L.1044 del 71 ) che disciplinava i servizi per l’infanzia viene rimodulata restituendo il vero ruolo e la funzione educativa al servizio stesso.A tal proposito molto importante e’ l’iniziativa che prende il nome di “ Palermo città educativa “. L’anno scorso è partito un progetto educativo integrato ove i servizi per l’infanzia ( nido e materna ) hanno avuto una prima fase di approccio e coinvolgimento. Sarà invece a partire da quest’anno scolastico che i servizi per l’infanzia riusciranno a dare un notevole e sostanziale contributo, attraverso l’obiettivo prefisso dal servizio stesso. Cioè ,tramite la realizzazione di progetti educativi-didattici , ove i nidi, pur mantenendo la loro specificità progettuale, avranno la possibilità di essere inseriti nel P.T.O.F. (Piano territoriale Offerta Formativa ), stilando progetti che dovranno rispondere ad un unico denominatore comune : l’integrazione scuola /famiglia/società.