FIGC. Il 29 gennaio si avvicina e non si sa ancora chi potrà essere il nuovo Presidente della Figc questo anche perchè i 3 candidati (Cosimo Sibilia, Gabriele Gravina e Damiano Tommasi) vanno avanti da soli ma domani potrebbe essere l’occasione per provare a trovare un improbabile accordo o per iniziare almeno a dialogare fra loro.
Così domani, venerdì 5 gennaio, è previsto un vertice a Roma, convocato da Tommasi al quale come anticipato parteciperanno anche gli altri due probabili candidati Sibilia e Gravina. Sarà un vertice a tre al quale sembra non saranno presenti, almeno fino ad adesso, Lega di A, Lega di B, Assoallenatori e associazione arbitri (in tutto il 29 per cento dei voti che sono numeri importanti che possono fare la differenza per la scelta del nuovo presidente).
Salvo novità le scadenze ormai ormai prevedono il giorno 12 la candidatura di Gravina, mentre il 13 sarà òa volta di Sibilia (il quale sembra avere superato il nodo politico), dal momento che giorno 14 Gennaio vanno ufficializzare tutte le candidature.
Come è ormai notorio anche Damiano Tommasi è pronto a scendere in campo su richiesta dei calciatori, che vogliono più spazio e peso all’interno della FIGC. La posizione dell’Associazione Italian Calciatori è ormai chiara: la riforma dei campionati può aspettare perché, sostengono, “non sono venti club in più o in meno” che risolvono i problemi del nostro calcio, ma va fatto, prima, un piano complessivo, affrontando i tanti, troppi, nodi ancora da sciogliere a partire dai Vivai dove bisognerebbe mettere un limite agli extracomunitari
Bisognerà ristrutturare anche il Club Italia, gestendolo come una società di calcio.
Ed in questo caso potrebbero trovare spazio anche Costacurta, o Perrotta il quale si è fatto le ossa come consigliere federale.
Poi bisognerà pensare alla legge Melandri, alle seconde squadre e così via.
L’Aic rivendica la parte “tecnico-sportiva”, lasciando ad altri tutti gli altri aspetti politici ed amministrativi.
L’obiettivo del sindacato calciatori è quello di arrivare ad una candidatura unica, naturalmente quella di Damiano Tommasi ma in realtà poco percorribile fin quando le Leghe non smetteranno di vedere il sindacato calciatori come una controparte e non un alleato su cui contare per una migliore gestione della Federazione.
La posizione più forte attualmente è quella di Cosimo Sibilia, che parte dal 34 per cento della sua Lega Dilettanti e che è alla ricerca di un largo consenso, convinto, come Malagò, che solo così si possa realmente governare, bene e con rispetto verso tutti, la Figc.
Ed in questa ottica proseguono gli incontri fra Sibilia ed il n.1 dello sport italiano con il quale già in passato c’è stata una forte sintonia. Sibilia ha superato uno scoglio importante e cioè quello politico: il fatto di essere senatore di Forza Italia, in odore di conferma, non dovrebbe pesare anche se . come è tipico in queste situazioni potrebbe portare a qualche polemica strumentale da parte degli avversari nella corsa alla Figc.
Ma vogliamo per questo ricordare che già altri politici, soprattutto di centrodestra, in passato sono stati Presidenti di Federazione per cui non si capisce quale potrebbe essere il problema. E Sibilia da persona lungimirante è pronto a coinvolgere anche Tommasi nel governo del pallone: visto che , come ha sempre detto, è consapevole che per fare bene bisognerà poter contare sulla collaborazione di tutti.
Diversa la posizione di Gravina che vuole provare a sfruttare al massimo questa un’occasione unica e cerca quindi di fare pesare il suo 17 per cento.
Potrebbe trovare uno spazio anche lui ma ci auguriamo che presto si torni a parlare di programmi più che di poltrone da spartire.
Sicuramente il nuovo Presidente dovrà tenere conto la posizione del Direttore Generale di via Allegri visto che l’attuale Michele Uva non solo ha lavorato bene, ma è anche vicepresidente Uefa.
Detto questo rimane il nodo, a Milano, della Lega di serie A, ormai commissariata da tantissimi mesi da Carlo Tavecchio.
La Egon Zendher sembra avere individuati una serie di possibili Amministratori Delegati della Lega di A di altissimo profilo ed i due nomi più in evidenza al momento attuale sarebbero quello di Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Infront Italia subentrato a Bogarelli e che si è fatto apprezzare per il buon lavoro sui diritti tv esteri e che gode l’apprezzamento anche da parte di molti club. Poi c’è, Sami Kahale, ex Amministratore Delegato di Procter and Gamble sino a metà dicembre.
Per i vertici ancora tutto da scoprire mentre Tavecchio, che il flop mondiale ha costretto a lasciare ma sia in Figc che in Lega di A, come commissario, ha fatto anche buone cose, non sembra essere disposto a mollare il mondo del calcio anche se non è semplice prevedere che possa essere eletto Presidente della Lega di A e si immagina che possa essergli comunque affidato alla fine un altro incarico prestigioso.
E’ iniziata dunque la grande volata che deve portare alla scelta dell’erede di Carlo Tavecchio. L’assemblea della Figc si terrà a Fiumicino il 29 gennaio: prima si terranno quelle della Lega di A (4), Lega C (12), Dilettanti (13) e delle componenti.
E’ stata convocata per lunedì 8 gennaio, presso la sede della FIGC, la riunione del Consiglio federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale della riunione dello scorso 9 dicembre e alle comunicazioni del Presidente, i seguenti punti: informativa del Direttore Generale; approvazione del regolamento dell’Assemblea Federale Elettiva; Statuto Lega Italiana Calcio Professionistico; eventuali provvedimenti di cui all’art. 20, comma 6, dello Statuto Federale su proposta della LND (Delegati assembleari); approvazione budget 2018; varie ed eventuali. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 14.30.