È già “guerra preventiva” sull’annunciata presenza del deputato regionale dell’Udc, Vincenzo Figuccia alla puntata di “Non è l’Arena” in onda stasera su La7. Figuccia, sarà fra gli ospiti di Massimo Giletti.
L’esponente politico palermitano, infatti, ha scritto una lettera a Massimo Giletti con contenuti molto duri e apertamente in contrasto con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
Il deputato si abbandona ad un lungo sfogo che tratta i temi della disoccupazione giovanile, di una grave depressione economica che costringe i giovani ad abbandonare la propria terra per cercare fortuna altrove, della reticenza della politica di lasciare i propri privilegi (ed il riferimento in particolare va al sempre rinviato al taglio dei vitalizi).
Su Miccichè, Figuccia rincara la dose: “Purtroppo per lui, ma soprattutto per i siciliani, sta sbagliando tutto e chi per posizioni precostituite di partito, di coalizione, fa la scelta di difenderlo, purtroppo difende l’indifendibile”.
“Faccio parte di una maggioranza alla quale si ascrive anche lo stesso Miccichè, ma spero potrà essere data voce ad una parte che ritengo essere sana che con quel modo di essere non vuole avere nulla a che fare e che a lotta ogni santo giorno per cambiare le cose in posizione distinta e distante da atteggiamenti arroganti, indifendibili e scellerati”.
Parole durissime che sono state replicate con altrettanta foga da diversi esponenti di Forza Italia, come Tommaso Calderone, Giuseppe Milazzo e Matilde Siracusano, che parlano di sciacallaggio politico e di pubblicità a scopi personali e a danno della Sicilia.
Ma Figuccia non si intimorisce minimamente e prima di prendere il volo per andare in trasmissione da Giletti, sui social scrive: “Alcuni personaggi della #politica supina al potere mi attaccano in branco per difendere chi non vuole eliminare i #vitalizi e chi ha più volte dichiarato, che non può vivere con una pensione di parlamentare da 4.000 euro al mese. Avanti il prossimo…vogliono intimidirmi…ma secondo Voi, io mi fermo? Voliamo a #La7 a raccontare la verità e a difendere la #Sicilia che vuole ripartire“.