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Il recupero della trentaquattresima giornata

Finale amaro per il Palermo, i rosa chiudono ottavi in classifica: ai playoff sarà scontro con la Juve Stabia

martedì 13 Maggio 2025

Cala il sipario sulla regular season, ma all’interno del teatro del Barbera ad andare in scena è uno spettacolo più simile ad una tragedia greca. E’ un finale di stagione amaro per il Palermo, che tra le mura domestiche e in superiorità numerica per oltre mezz’ora, non va oltre l’1-1 contro la Carrerese. 

I rosa ripartiranno già sabato con il primo turno dei playoff, contro la Juve Stabia, dal gradino più basso, l’ottavo posto, peggiorando dunque sé stesso. Il club di viale del Fante chiude così la stagione con sole 14 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte.

Per l’ultimo ruggito della regular season Dionisi ridisegna l’undici titolare, tra infortuni, squalifiche e turnover. Il tecnico toscano non rischia ancora Ceccaroni, recuperato dallo stop rimediato contro il Sudtirol. La retroguardia vede così ancora protagonisti Diakité, Baniya e Nikolaou. Muta totalmente le sue fisionomie la linea del centrocampo. Lungo le fasce rifiatano Pierozzi e Di Francesco, per Di Mariano e Lund, mentre al centro duo inedito composto da Ranocchia e Segre. L’arretramento del numero 8 comporta qualche novità in attacco. Nonostante la vasta scelta, a spuntarla è Insigne, che torna così a giocare dal primo minuto al fianco di Brunori e alle spalle di Pohjanpalo.

La gara riparte esattamente da dove era terminato lo scontro con il Frosinone. Ancora una volta sono le proteste contro Dionisi e Gardini a tenere banco.

Il campionato non avrà più nulla da dare (o quasi), ma l’avvio dei siciliani è decisamente sottotono. Senza troppi pensieri per la testa e con la salvezza ormai in tasca, i toscani, che possono dirsi più che soddisfatti del proprio cammino da neopromossa, tentano fin da subito il colpaccio al Barbera. La prima chance passa proprio dagli ospiti. Il pasticcio di Diakité costringe Audero a superarsi e spedire la sfera in angolo. E’ solo un monito. Gli uomini di Calabro sfruttano la superiorità a centrocampo e l’ennesima giornata no di Ranocchia per imbucare la compagine rosa. I padroni di casa appaiono molli sulle gambe, fragili lungo le corsie laterali e in grave affanno dal punto di vista atletico, oltre che scoraggiati mentalmente e nell’atteggiamento in campo. Soprattutto è a sinistra, da Bouah, che nascono le occasioni migliori, con Lund in difficoltà nel gestire il numero 13. Passo indietro importante per la difesa rosa, più stanca e distratta rispetto alle ultime uscite. Altra spina sul fianco è Cherubini, autore di nitide palle gol. A sbloccare il tabellino, al quarto d’ora, è però Shpendi, già a segno all’andata, questa volta, tutto solo, con un destro a giro dal limite dell’area ben calibrato e piazzato all’angolino: 1-0. 

Il Palermo dal canto suo fatica a oltrepassare la metà campo. Da un lato la buona copertura da parte della Carrarese, compatta, attenta e sulla difensiva, dall’altro un palleggio impreciso, scarsa incisività e pressing fin troppo leggero. Poco o nulla possono Brunori e Pohjanpalo, isolati e a caccia di palloni utili. Persino il capitano appare perso e disorientato, incapace di sfruttare le poche occasioni che gli passano davanti. Dalla mezz’ora, proprio dai piedi dell’italo-americano il club di viale del Fante riparte, ma senza successo. Un tentativo che verrà ripetuto al quarantesimo, ma l’appuntamento col gol, dopo la doppietta dello scorso turno, è rimandato, così come il pari per ristabilire l’equilibrio.

Al rientro dagli spogliatoi Dionisi punta su Le Douaron e Ceccaroni, al posto di Insigne e Nikolaou. Un doppio cambio dettato dalla necessità immediata di donare freschezza e maggiore imprevedibilità, fino a quel momento grandi assenti, alla manovra offensiva rosanero e rinforzare il braccetto di sinistra, vero tallone d’Achille odierno della compagine rosanero.

Superata la soglia del cinquantesimo doppia chance rosanero. Prima Brunori su punizione, poi Di Mariano sulla ribattuta di Fiorillo. Ma l’estremo difensore non si lascia sorprendere rispendendo la sfera al mittente e deviando in angolo. Il match prende una nuova piega a mezz’ora dal termine. Doppio giallo per Guarino ed espulsione. In superiorità numerica e con la formazione toscana in fase calante, i siciliani crescono in intensità e prendono possesso del terreno di gioco. Lo specchio della porta resta lontano. Neanche il tentativo di testa di Pohjanpalo, dagli sviluppi di un corner, il tiro dalla distanza di Ranocchia e nuova energia sugli esterni, con gli ingressi di Di Francesco e Pierozzi, riescono a rendere più nitida e precisa la mira.

Saltano gli schemi, ma il Palermo a totale trazione offensiva non convince, tanto da convincere persino la Nord a lasciare gli spalti vuoti nel corso degli ultimi dieci minuti. Sul finale c’è spazio anche per Verre, al posto di un impalpabile e ormai perso Ranocchia. A pochi minuti dal novantesimo arrivato l’agognato pari con il tiro dal limite di Le Douaron, lento, ma abbastanza imprevedibile da spiazzare Fiorillo: 1-1. Il finale regala il brivido finale, con Pohjanpalo che sulla linea si lascia negare il ribaltone dal portiere numero 98. Al termine dei cinque minuti di recupero il risultato però non cambia: al Barbera termina 1-1.

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