“La nostra parte l’abbiamo fatta, nonostante i tempi ristretti che sono stati imposti al calendario dei lavori e quindi ai dovuti approfondimenti. Grazie ai nostri emendamenti la Finanziaria uscita dalla commissione Bilancio è certo meno brutta di quella che vi era entrata, ma per cambiargli completamente volto ci voleva un miracolo”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Con le nostre norme a favore dell’occupazione, dei Comuni, ai quali abbiamo letteralmente salvato le riserve, per gli Asu in carico agli enti locali, che inizialmente erano stati esclusi dal testo della finanziaria, per i disabili, per i lavoratori pendolari delle isole minori, contro il caro bollette, per la riqualificazione delle aree degradate e la salvaguardia costiera, noi abbiamo fatto sicuramente quello che andava fatto per migliorare il testo. Certo non è una finanziaria di sviluppo per la Sicilia, ma è certo meno brutta di quella che aveva confezionato il governo. In aula cercheremo di migliorarla ulteriormente”.
“I nostri quasi 200 emendamenti – continua Antonio De Luca – non potevano certo stravolgere l’impianto della legge, ma quelli che sono andati in porto certamente sono serviti a migliorarla e a renderla più attinente alle reali esigenze del territorio e dei siciliani. Giusto per fare qualche esempio mi riferisco a emendamenti che aumentano i contributi o le riserve ai Comuni che oggi vivono una situazione drammatica o a quelli che offrono incentivi occupazionali per le aziende che assumono over 50 o donne”.
“Come opposizione – conclude De Luca – abbiamo fatto il nostro dovere, desta qualche perplessità il grande numero di emendamenti arrivato dalla maggioranza, segno che il testo di partenza non piaceva molto nemmeno ai partiti che sostengono Schifani. Altra grande perplessità è quella del ricorso ai fondi Fsc che non sappiamo in realtà che peso reale avranno. Siamo dell’idea che si stia preparando l’ennesima finanziaria di cartone che non consentirà alcun rilancio dell’isola e che le aspettative dei siciliani andranno ancora una volta deluse perché è evidente che la riprogrammazione dei fondi Fsc non è per nulla agevole, né immediata”.