“Abbiamo recuperato circa 50 milioni di euro sul fondo del precariato, oltre 1,5 milioni di euro per le aree alluvionate, abbiamo sbloccato le procedure di risanamento”. Lo ha annunciato in conferenza stampa il sindaco di Messina, Cateno De Luca, insieme al suo “fedelissimo”, il deputato regionale Danilo Lo Giudice, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca, illustrando le tappe di una lunga notte definita dallo stesso primo cittadino “una notte di fuoco”, che si è conclusa con l’approvazione da parte del Parlamento siciliano del bilancio e della finanziaria 2019/2022. All’incontro pubblico convocato da De Luca hanno preso parte il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello, gli assessori Dafne Musolino, Roberto Vincenzo Trimarchi, Carlotta Previti e Giuseppe Scattareggia, e il presidente di Agenzia per il Risanamento, l’avvocato Marcello Scurria.
De Luca ha fatto una disamina in merito alle norme approvate a favore della città di Messina e degli altri comuni della Provincia peloritana, ed ha espresso parole di apprezzamento per l’impegno di Lo Giudice che, insieme al primo cittadino di Messina, si è mosso per fare approvare al Parlamento siciliano alcune norme vitali per la città di Messina che erano state precedentemente stralciate. “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati portati a termine – ha dichiarato De Luca – in quanto sono stati inseriti gli interventi da noi previsti nell’ambito della Legge di Stabilità e che interessano la città di Messina. Con un lavoro di squadra, e per questo ringrazio pubblicamente Lo Giudice, siamo riusciti a confermare le iniziative legislative relative al nostro territorio messinese. In merito all’Arisme è servito un colpo di mano per sbloccare la situazione, poiché i potenti ne avevano bloccato lo sviluppo. L’Iacp, per cedere al Comune le aree, aveva chiesto un milione e mezzo di euro, mentre la legge regionale n. 8 del 2018, all’articolo 62, prevede che le medesime aree vengano cedute a titolo gratuito. Qualcuno, che ha remato contro la propria città, ha cercato di stralciare tale norma, ma siamo riusciti a bloccare tale tentativo e adesso mi auguro che al più presto si possa dare luogo alla fase operativa, attraverso il processo di sbaraccamento, che rappresenta una delle priorità del nostro programma”. Lo Giudice ha ringraziato anche l’assessore regionale Marco Falcone, che ha espresso parere favorevole al terzo emendamento, che ha sbloccato la cessione delle aree a titolo gratuito al Comune di Messina.
“Un altro risultato importante portato a casa – ha proseguito De Luca – interessa il Fondo per il precariato. Sul fronte delle stabilizzazioni, dal 2016 al 2018 il Comune di Messina aveva perso circa 4 milioni di euro. Noi siamo riusciti a creare una riserva per i Comuni che non avessero usufruito di tale fondo per un ammontare di 3 milioni di euro, recuperando somme correnti importanti recuperando circa 2,5 milioni di euro annui per i prossimi venti anni e allo stesso tempo ci siamo nuovamente agganciati a tale Fondo per risolvere l’annosa questione del precariato. Relativamente ai Comuni alluvionati, per gli anni 2018-2019-2020, abbiamo ottenuto l’importo di un milione e mezzo di euro, che consentirà di rivitalizzare tali contesti, oltre agli interventi di messa in sicurezza”.
Lo Giudice ha concluso l’esposizione dei provvedimenti, spiegando che: “Per il Teatro Vittorio Emanuele, al di là di un errore materiale poi corretto, nel rispetto di una parità di trattamento con gli altri Teatri regionali, sono stati inseriti 700 mila euro, che permetteranno tra l’altro la stabilizzazione dell’orchestra. Previsto anche un contributo a Taormina Arte per le sue attività“.