E’ una finanziaria ex novo quella varata dal governo Crocetta, appena trasmessa all’Assemblea siciliana che dovrà approvarla entro la fine di febbraio, alla scadenza dell’esercizio provvisorio. Tecnicamente è un emendamento di riscrittura del disegno di legge che era stato trasmesso a metà dicembre dalla giunta e poi chiuso nei cassetti di Palazzo dei Normanni: di fatto è il cuore della manovra. Tanti sono i tagli contenuti nell’allegato 1, quello che contiene gli stanziamenti a enti, fondazioni, teatri, vittime di mafia, consorzi: la sforbiciata è di 75 milioni di euro. In pochi sorridono, tra questi il mecenate Antonio Presti, amico del governatore, che per l’associazione Fiumara d’arte e l’Atelier sul mar, a Tusa, riceve un contributo di 200 mila euro, fondi che non erano previsti nel testo fermo all’Ars. Più soldi anche per la Fondazione Orestiadi di Gibellina, che si vede rimpinguare il contributo di 232 mila euro, per un totale, nel 2017, di 500 mila euro. Duecento mila euro in più, rispetto alla finanziaria light, per l’Istituto incremento ippico di Catania, che incassa in totale 2,2 milioni di euro. Per il resto sacrifici per tutti.
Il taglio più consistente è per le isole minori, ben 13,2 milioni in meno, la Servizi ausiliari Spa perde 8,8 milioni, l’Irsap 2,6 milioni. All’Ente di sviluppo agricolo (Esa) la riduzione costa 2,9 milioni, agli enti parco arriveranno 2,7 mln in meno e al teatro Massimo Bellini di Catania (in foto) 2,4 mln meno. Piangono anche gli Enti per il diritto allo studio: quest’anno riceveranno 9,9 mln a fronte dei 12,5 mln incassati l’anno scorso. Non solo: una norma della finanziaria prevede la costituzione di un unico Ente regionale al posto degli attuali quattro Ersu di Palermo, Catania, Messina e Enna. Meno fondi anche per gli interventi in casi di calamità e per le associazioni delle vittime di mafia e del racket, quasi 200 mila euro in meno. Per il fondo regionale per le parti civili nei processi contro la mafia è prevista una decurtazione di 30 mila euro rispetto al 2016. Chi è affetto da forme gravi di talassemia avrà meno sostegno pubblico: i contributi passano da 9,2 mln del 2016 ai 7,3 mln previsti per il 2017. Quasi dimezzato il finanziamento per le Università di Palermo, Catania e Messina e il borse di studio in medicina e chirurgia: da 4,9 mln a 2,8 mln. Quasi 3 mln in meno di rimborsi ai comuni per i ricoveri dei minori disposti dall’autorità giudiziaria (da 14,3 mln a 11,4 mln). Per l’obbligo formativo 3,2 mln in meno.
Il governo stima di recuperare 20 mln di euro dall’operazione di cessione al Fondo pensioni dei regionali delle quote che detiene nel fondo immobiliare misto, mentre prevede minori entrate dall’Iva per 25 mln. I 127,8 milioni, proventi dell’addizionale Irpef e Irap regionali in passato utilizzati per il disavanzo della sanità ormai da due anni con i conti a posto, sono destinati per finanziare il fondo investimenti dei comuni (115 mln) e i Liberi consorzi (12,8 mln). Altri 25 mln sono stanziati per il cofinanziamento regionale dei programmi comunitari, i soldi vengono recuperati dal Fondo di sviluppo e coesione.