L’Ars ha approvato la prima parte del maxi-emendamento alla Finanziaria, presentato dalla Commissione Bilancio e composto da venti misure, per un importo che supera i duecento milioni di euro complessivi. Tra le norme che sono state inserite anche quella che stanzia venti milioni di euro per superare l’emergenza idrica a Messina.
Fondi anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche: dieci milioni da dividere traenti locali e privati. Tra le misure più importanti rientra anche il potenziamento dei presidi ospedalieri che ricadono nelle zone ad alto rischio ambientale per cui sono previsti tre milioni di euro.
Al Comune di Messina andranno venticinque milioni di euro per bonificare e valorizzare l’area ex Sanderson, esempio di archeologia industriale di fine Ottocento. Ventiquattro milioni serviranno per realizzare le opere previste dalla legge regionale 10/1990 sui cosiddetti POC 2014/2020 per interventi a favore dell’ambiente e dei beni culturali, tra cui il finanziamento dei centri storici e la prevenzione del rischio idrogeologico.
Il Fondo di Sviluppo e Coesione potrà invece contare su ben cinquanta milioni. Pioggia di denaro anche per la realizzazione dei rifugi sanitari e la redazione dei piani regolatori generali e di quelli di utilizzo del demanio marittimo cui toccano, rispettivamente, venti, dieci e quattro milioni e mezzo di euro.
Tredici milioni di euro, invece, sono stati stanziati per realizzare impianti sportivi e per interventi di recupero edilizio di quelli già esistenti. Cinquanta milioni di euro andranno alle strutture residenziali per disabili e per i cosiddetti “villaggi del dopo di noi“, a favore di persone disabili senza assistenza familiare.
Un fondo di dotazione di dieci milioni di euro, istituito presso l’assessorato regionale dei Beni Culturali, servirà per valorizzare il patrimonio storico, artistico, e monumentale dei centri dove insistono siti riconosciuti dall’Unesco.
Cinquanta milioni di euro sono destinati agli enti di culto. Mezzo milione di euro per avviare le procedure di esproprio e acquisizione della “Fornace Penna”, complesso monumentale di archeologia industriale che si trova a Scicli, divenuta famosa al grande pubblico grazie alla serie televisiva del Commissario Montalbano.
Un milione di euro servirà per favorire per l’avvio di start-up nel settore dell’innovazione tecnologica. La stessa cifra è stata accantonata per la trasformazione e l’utilizzo di barche, navi o pescherecci per finalità turistiche e attività di pesca-turismo.
L’Ars, infine, ha votato un emendamento all’articolo 55 della Finanziaria, promosso da Giovanni Cafeo del Pd, che istituisce il fondo destinato alle donne con basso reddito che hanno subito violenza.
Dopo la prima parte del maxi-emendamento è stato quindi il turno della seconda cui il parlamento ha dato il via libera. Era quella che conteneva le 59 norme della Finanziaria ancora da approvare e quelle stralciate lo scorso 24 aprile dalla presidenza dell’Assemblea e successivamente riscritte.
Nessun articolo è stato soppresso, alcuni subemendati, tre sonno stati quelli stralciati da Sala d’Ercole.