Accade spesso, non è una novità che la Finanziaria in fase di elaborazione da parte della Regione siciliana crea qualche malumore ed un po’ di insoddisfazione per l’assenza o la scarsa presenza di riferimenti (e fondi) su temi importanti. Manca ancora più di un mese alla data ultima del 31 dicembre per l’approvazione della legge stessa, tempo utile per apportare ancora altri correttivi.
Sarà quindi un periodo intenso quello che aspetta i componenti dell’Ars, i quali dovranno essere abili a non impiegare troppo tempo ad apportare ed approvare i già numerosi emendamenti della finanziaria. In questi giorni, infatti, saranno al vaglio della commissione bilancio una ventina di correttivi proposti dall’assessorato regionale all’Economia guidato da Marco Falcone, noti come “Collegato-ter”.
Della situazione attuale è pienamente consapevole anche Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia, che ai microfoni de ilSicilia.it si è soffermato sulla situazione attuale, evidenziando pro e contro delle norme presenti nell’attuale bozza della legge.
Per quanto riguarda le criticità spiega: “Queste riguardano la vita ordinaria dei Comuni. Il fondo per le autonomie, infatti, non aumenta. L’anno scorso avevamo avuto 348 milioni di euro di fondi, ma quest’anno 350. Dalle prime battute della finanziaria approvata in giunta, inoltre, le riserve dentro questo fondo rimangono importanti, nonostante Anci avesse fatto una richiesta di ridurli da 62 milioni a 30 milioni. Si sono fermati, invece, a 52 milioni.
Altri settori, invece, non sono stati neppure menzionati nella finanziaria. A tal proposito il Presidente di Anci Sicilia aggiunge: “Pensavamo di essere stati chiari nel dire che alcuni servizi essenziali che i Comuni dovranno dare come il decoro per disabili psichici, il trasporto degli alunni pendolari, il ricovero di minori oggetto di sentenze ed i contributi per le comunità che ospitano donne vittime di violenza”. I fondi per supportare attività di questo genere potevano essere estrapolati dalle riserve del fondo per le autonomie, seguendo l’indicazione suggerita da Anci di ridurne l’ammontare. Al momento tale operazione non è ancora stata fatta.
Ed ancora, manca la giusta attenzione, per il momento, su temi dall’alto dispendio economico per i Comuni, come i rifiuti e l’energia elettrica. Molte amministrazioni, infatti, su quest’ultimo fronte si ritrovano oggi in regime di mercato di salvaguardia.
Ma la situazione non è totalmente nera. Nella manovra si trovano provvedimenti fondamentali per lo sviluppo dell’Isola ed il miglioramento della situazione economica attuale. L’attenzione maggiore da parte della regione siciliana è stata finalizzata ad affiancare e supportare famiglie ed imprese. Sul primo aspetto l’aiuto si concentra sul tema del rincaro dei mutui. In Sicilia, come abbiamo evidenziato in questo articolo, i tassi di interesse hanno ormai superato il 6%, determinando un posizionamento dell’Isola tra le regioni con la percentuale più alta.
In ambito imprenditoriale, invece, è stato previsto un fondo per la progettazione indirizzato ai Comuni. Sul tema Paolo Amenta sottolinea: “E’ stata accolta la richiesta di Anci per la creazione di uffici unici per le 29 coalizioni che elaboreranno la spesa del Fesr e della nuova programmazione Pon Metrò 2021-2027. In questo modo si avranno fondi per l’assunzione di nuovo personale”.