Venerdì sarà ufficializzato il nuovo gruppo parlamentare Ars che nasce da una costola del Movimento 5 stelle.
Il M5s perde pezzi all’Assemblea regionale siciliana, dove quattro deputati lasciano il gruppo parlamentare e assieme al collega Sergio Tancredi, espulso qualche giorno fa e transitato al Misto, formeranno un nuovo gruppo.
La linea sarà di autonomia; i deputati valuteranno atto per atto i provvedimenti da votare all’Ars. Lasciano il gruppo tre deputati di lungo corso, alla loro seconda legislatura: Angela Foti, che è vice presidente dell’Assemblea siciliana, Matteo Mangiacavallo e Valentina Palmeri. Via anche Elena Pagana, eletta due anni e mezzo fa, la più giovane parlamentare in carica.
Sergio Tancredi, invece, è stato espulso dai probiviri con la motivazione di non avere restituito parte dei compensi, ma in realtà il deputato paga una certa autonomia nelle scelte parlamentari. Già alla fine dell’anno scorso erano emersi i dissensi all’interno del M5S, resi evidenti dalle differenti posizioni poi assunte in aula al momento di votare provvedimenti del governo.
Il culmine si è toccato con l’elezione di Foti alla vice presidenza dell’Ars, posto lasciato libero da Giancarlo Cancelleri che si era dimesso per fare il vice ministro nel governo Conte bis: il candidato ufficiale dei 5Stelle era Francesco Cappello, ma grazie ai voti della maggioranza venne eletta Angela Foti che accettò l’incarico nonostante i malumori dei colleghi pentastellati, che si aspettavano la sua rinuncia.
Il distacco si è poi palesato durate la manovra finanziaria, con emendamenti M5s senza le firme dei cinque, mentre in passato il gruppo si era sempre mosso in modo compatto. Il voto finale, poi, ha tolto dubbi e ambiguità.
Il gruppo M5s, che rimane il più numeroso all’Ars, si riduce a 15 deputati. Erano venti a inizio legislatura.