“Le relazioni alla Foss tra le organizzazioni sindacali e la governance, rappresentata dal commissario straordinario Margherita Rizza, si sono ulteriormente deteriorate. Il clima di tensione che avvolge la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana è emerso fortemente durante l’assemblea dei lavoratori di giovedì scorso, a seguito della quale è stato votato all’unanimità, con un solo astenuto, lo sciopero come forma di protesta. Tra gli elementi di attrito, passati attraverso un tentativo di “raffreddamento”, andato a vuoto, vi è, soprattutto, la quasi totale assenza di confronto con le organizzazioni sindacali“.
Lo dicono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials che hanno indetto un pacchetto di sciopero di 24 ore, da oggi e fino al 30 novembre, con articolazione che verrà definita successivamente.
I sindacati evidenziano l’assenza di figure responsabili dell’organizzazione di tutta la produzione artistica della Fondazione. E l’indizione di tre concorsi interni nell’area amministrativa, dai requisiti di ammissione discutibili e per tale ragione due di questi andati a vuoto per assenza di candidati.
“Accordi disattesi da parte del commissario, precedentemente stipulati, e spettanze non pagate, hanno ulteriormente incrinato la fiducia rispetto ai lavoratori – scrivono i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials in una nota – Il commissariamento straordinario alla Foss è diventato ordinario: già da tempo la Fondazione è nelle mani di un consulente esterno, un coordinatore della direzione artistica (interno) e un consulente artistico pagato solo per stilare la stagione, tutte figure lontane dalla Foss. Il risultato è la totale disorganizzazione e il totale abbandono a se stessa“. “Tutto ciò – aggiungono le segreterie territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials – non consentirebbe una visione artistica a lungo termine e progetti concreti in grado di proiettare la Fondazione verso il futuro e il ricollocamento tra le più prestigiose orchestre sinfoniche d’Europa“.