Graduatoria da rifare ancora, ma stavolta sarà quella definitiva. Finisce l’odissea dell’avviso 8 della formazione professionale, che da due anni tiene col fiato sospeso decine di enti e migliaia di lavoratori. E’ arrivata, ieri, la sentenza definitiva del Tar Sicilia. Un pronunciamento che dà in parte ragione al ricorso presentato da un nutrito gruppo di enti. La Prima Sezione del Tribunale amministrativo per la Sicilia ha, infatti, riconsiderato alcuni criteri di valutazione previsti dal bando, emanato dall’allora assessore Marziano, e successivamente esclusi dall’Assessorato in seguito al giudizio espresso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Una buona notizia per il settore, che proprio in questi mesi è in fermento per l’avvio dei corsi finanziati con 125 milioni di euro da un altro bando, l’avviso 2 emanato a febbraio scorso dall’Assessore Roberto Lagalla. L’Assessorato è adesso nelle condizioni di sbloccare l’avviso 8 e di liberare 136 milioni di euro di risorse rimaste nel congelatore. Tuttavia i problemi non mancano perchè, nel frattempo che la giustizia facesse il suo corso, diversi enti hanno dichiarato fallimento e di conseguenza centinaia di lavoratori sono stati licenziati. Cosa ne sarà di questi enti? Verranno depennati dalla nuova graduatoria oppure sono ancora nelle condizioni di ritornare in gioco?
Tra le varie osservazioni sollevate, particolare peso hanno quelle che riguardano i criteri A1 e A2, da un lato, e B4 e B5, dall’altro, che attribuiscono rispettivamente fino ad un massimo di 24 e 14 punti su un totale di 100. Per quanto riguarda i primi il giudice ha accolto le istanze dei ricorrenti, perchè non tengono nella giusta considerazione il numero di corsi realizzati e di discenti formati, penalizzando quindi quelli con le migliori performance. I secondi, invece, premiano quegli enti che impiegavano nelle proposte progettuali il 75% di personale con almeno 10 anni di esperienza. Requisiti, quest’ultimi, che però avrebbero dovuto essere posseduti già all’atto della presentazione della domanda. Il bando, invece, dava la possibilità al soggetto proponente di depositare una dichiarazione d’impegno al loro reclutamento. Per il Tar sarebbe, quindi, “illegittima la previsione secondo cui l’accertamento successivo del mancato possesso del requisito comporterebbe non l’esclusione dalla procedura, ma la riduzione del finanziamento”.
“Come abbiamo sempre sostenuto, neutralizzare il criterio dell’esperienza all’interno del settore della Formazione professionale è stato un errore. L’Avviso 8, emanato dall’ex assessore Marziano, ha messo sullo stesso piano enti storici e nuovi. Uno sbaglio e oggi il Tar Sicilia lo ha sospeso. Adesso il governo deve riscrivere subito la graduatoria e valutare l’opportunità di fare partire insieme Avviso 2 e Avviso 8 dando così la possibilità di ricollocare la quasi totalità del personale”. Così Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia che insieme a Ninni Panzica dellaUil Scuola aggiunge: “Ricordiamo che hanno presentato istanza 50mila allievi e che trentamila sono rimasti fuori. Questo sindacato è pronto al confronto per valutare percorso e soluzioni migliori”.