Il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca, ha reso noto di avere inviato ieri al presidente della Regione Siciliana e al Dipartimento di Protezione civile una richiesta urgente di intervento di verifica e messa in sicurezza per il comune di San Fratello. Il parlamentare chiede alla Regione un “celere intervento in seguito agli eventi accaduti nella zona di Porta Sottana, a San Fratello in provincia di Messina, dove all’improvviso una parte del costone si è staccato finendo sulla strada”.
“I massi – spiega Antonio De Luca – sono finiti su alcune automobili parcheggiate nella zona ostruendo la strada, vicino alle case tanto che il sindaco ha dovuto disporre l’evacuazione delle abitazioni. I massi caduti, infatti, sono di grande dimensione e facilmente avrebbero potuto spazzare via intere abitazioni e con esse vite umane. Solo per un caso quasi miracoloso non ci sono stati né morti né feriti, ma solo tanta paura tra i residenti e tra quanti si trovavano nella zona in cui si temono nuovi crolli”.
“Mi auguro – conclude il deputato messinese – che il governo regionale si attivi immediatamente e metta in sicurezza tutta la zona, che è ad altissimo rischio idrogeologico. Non possiamo permetterci di perdere tempo prezioso”.
“Ancora una volta gli abitanti di San Fratello subiscono le conseguenze della fragilità del territorio. Il costone roccioso franato fino a lambire abitazioni e autovetture non è che l’ennesima dimostrazione di una grave erosione del suolo che necessita di un monitoraggio costante e di interventi di messa in sicurezza che impediscano nuovi eventi calamitosi che potrebbero avere conseguenze ben più gravi”. Ha affermato anche Calogero Leanza, deputato regionale del Pd, rendendo noto di avere “scritto al presidente della Regione chiedendo l’immediata dichiararono di stato di emergenza naturale per il comune di San Fratello”.
“Il governo – aggiunge – avvii le procedure burocratiche necessarie ad accelerare gli interventi di messa in sicurezza dei versanti franati e programmi anche un piano di prevenzione. È indispensabile procedere all’aggiornamento e alla valutazione delle classi di rischio e pericolosità del territorio per intervenire prima, senza aspettare il verificarsi di tragedie annunciate”.
Nel frattempo la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta sulla frana di ieri. Al momento non ci sono indagati. Il pm si è recato sul posto per cercare di capire se il fenomeno è dovuto a un fatto naturale o se ci possano essere state omissioni da parte delle istituzioni.