Per il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo e per l’ Orchestra Sinfonica Siciliana, non poteva esserci concerto inaugurale più bello. Ieri sera, dopo quasi due anni di chiusura, il pubblico è tornato ad occupare tutti i posti del teatro salutando, con almeno dieci minuti di applausi, la 62°stagione della FOSS. Abbiamo intervistato Gianna Fratta, direttore artistico e direttore d’orchestra.
“E’ stato un concerto molto atteso e davvero bellissimo. Martha Argerich è stata una vera e propria star dello show: è tornata sul palco quattro volte, ha fatto il bis, ha ricevuto lunghissimi applausi. Sia lei che l’orchestra sono stati molto apprezzati e la risposta del pubblico è stata positiva. Vedere il teatro finalmente così pieno di persone con la capienza al 100% è stato emozionante. Era la prima volta dall’inizio della pandemia“, dice Fratta.
Martha Argerich, 80 anni, pianista argentina tra le più dotate e di talento, torna a Palermo dopo 30 anni ipnotizzando il pubblico con un’energia, una tecnica e una capacità interpretativa, fuori dal comune. “Martha, prosegue la direttrice artistica, è stata contentissima dell’orchestra. Per un motivo o per un altro, non aveva mai accettato i numerosi inviti che da decenni le facevano per esibirsi a Palermo. Le sono grata e, al di là dell’amicizia che ci lega, è stata contenta musicalmente e questo, mi fa molto piacere”.
Il programma del concerto è molto intenso. L’uccello di fuoco (L’oiseau de feu), suite dal balletto op. 20 (Versione 1919) rappresenta il primo importante successo per Igor Stravinskij che, proprio con questo lavoro, assurse al ruolo di artista di fama internazionale. Il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 è una delle opere più amate e più eseguite di Rachmaninov, carica di valori umani e psicologici legati alla vita del compositore. Infine, i Tre pezzi dai “4 Pièces fugitives” op. 15. Orchestrazione di Andrea Portera (prima esecuzione assoluta) e il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 54. Un programma ricco dedicato al Novecento russo e all’unione sentimentale e artistica tra Robert e Clara Schumann.
“L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij – prosegue Fratta – è il pezzo con cui chiudiamo il concerto e che ieri ha avuto veramente un bel riscontro. E’ un pezzo interamente dell’orchestra, senza un solista, molto difficile e molto virtuosistico. Fra tutti, è quello che amo di più, quello al quale sono più affezionata perché mette in luce tutte le componenti dell’orchestra e tutte le sue capacità musicali e tecniche”.
L’inaugurazione della stagione, è un’occasione per parlare dell’intera programmazione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e del suo futuro. “Non c’è un fil rouge che lega i pezzi scelti per la stagione concertistica. Dobbiamo giustamente recuperare molti concerti che erano stati previsti per l’anno scorso, nella stagione precedente e che non sono stati ancora fatti. C’erano degli impegni con gli artisti che io, nonostante sia arrivata solo dallo scorso maggio, ho voluto chiaramente mantenere dando la possibilità agli artisti di tornare a Palermo. Di certo aggiungiamo al programma delle cose particolari. Vogliamo chiudere l’anno di celebrazioni dantesche con la Cantata di Wolf-Ferrari ‘La vita nuova’ su testi di Alighieri che avrà un allestimento molto importante; ci sarà poi l’omaggio al compositore Cèsar Franck nel duecentesimo anniversario della nascita. Ci sono poi grandissimi nomi: Uto Ughi, Günter Neuhold, Isabelle Faust (un gran bel colpo, perchè si tratta di una delle più grandi violiniste del mondo). A gennaio, ci sarà spazio per un altro evento molto importante. Sotto forma di concerto, faremo la Elektra, opera molto complessa, in un atto, di Richard Strauss”.
Gianna Fratta fa poi il punto su quanto è stato fatto fino a questo momento dalla FOSS. “Per il 2022-2024 (il prossimo triennio che il Ministero ci chiedere di programmare), il mio auspicio è quello di riuscire a fare una buona stagione dal punto di vista artistico. Mi auguro che la sinfonica possa tornare alla normalità al di là della gestione commissariale, che deve essere e sarà temporanea. Abbiamo intrapreso un bel percorso, portando a pieno organico l’orchestra, procedendo all’acquisto di un pianoforte. Abbiamo comprato sedie nuove e fatto importanti interventi strutturali sul tetto del teatro. Spero che, chi verrà dopo noi, prosegua lungo questo percorso, valorizzando ancora di più l’orchestra. La Sicilia è strapiena di grandi talenti musicali e Palermo è una città molto vivace dal punto di vista culturale. In questo contesto, la Sinfonica è una tra le realtà italiane più importanti da far conoscere in tutto il mondo”, conclude Fratta.
Il concerto inaugurale, andrà in replica oggi, sabato 30 ottobre alle 17,30 e domenica 31 ottobre alle 18,00
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