“La Sicilia occupa il terzo posto (12,7%), dopo la Lombardia (14,6%) e la Campania (13%), nella classifica delle frodi creditizie basate sul furto di identità confermandosi una delle regioni più colpite”. Lo dice Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo. “Gli uomini costituiscono il 64,9% delle vittime, mentre con riguardo alle fasce d’età, i 41-50enni rimangono la fascia più colpita (22,1%), seguiti dai 31-40enni (20,7%). Il segmento che registra il maggior incremento percentuale è quello dei 51-60 anni (+2,2%), mentre diminuiscono i casi tra gli under 30 (-1,6%)”.
“Cresce anche l’importo medio frodato (+3,2% rispetto all’anno precedente), a seguito dell’affinamento delle tecniche utilizzate dai truffatori, – spiega -. Nel 2024 diminuiscono le frodi di piccolo importo: i casi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale (- 30% rispetto all’anno precedente). Aumentano invece le frodi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che rappresentano il 15,2% del totale. Al contrario, le frodi tra i 5.000 e i 10.000 euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10.000 euro (+29,4). Le frodi sopra i 20.000 euro mostrano una flessione pari al -12,1%”.