Nel giorno dell’Epifania è stata svaligiata da ignoti la casa di Rosalia Messina Denaro e Filippo Guttadauro, esponente con il fratello della mafia di Brancaccio e Bagheria, rispettivamente sorella e cognato del boss di Castelvetrano. Nessun pista è esclusa anche se gli investigatori sarebbero orientati a privilegiare l’ipotesi che siano stati dei ladri, probabilmente ragazzi dell’est, romeni, completamente ignari dell’ “importanza” dei proprietari della casa.
Le impronte dei pneumatici lasciate sulla strada sterrata che conduce all’azienda agricola dei Messina Denaro-Guttadauro potrebbero, infatti, non essere l’unica traccia lasciata dai malviventi. La loro azione potrebbe essere stata immortalata da riprese filmate.
Stavolta è la famiglia del boss Messina Denaro a subire il colpo. L’abitazione, che è intestata al figlio della coppia, Francesco Guttadauro, adesso in carcere, si trova nelle campagne del feudo del boss latitante nella contrada Strasatti-Paratore, ed è stata completamente messa sottosopra e la sorella del boss ha avvertito i carabinieri.
Sono stati saccheggiati alcuni quadri e rubata una cristalleria di valore; le forze dell’ordine giunte sul posto inizialmente hanno notato come non sia stato un ‘semplice‘ furto vista la rimozione di alcune porte, la depredazione di alcune pareti e la rimozione di tutti gli impianti elettrici, compresi i cavi di alimentazione. Un colpo in stile ‘cacciatori di rame‘. I carabinieri, perlustrando l’abitazione, hanno ipotizzato che i malviventi avrebbero tentato invano di appiccare un incendio. Adesso invece si segue la pista rumena.
Ma la certezza ancora non c’è. Se sia un ‘messaggio‘ alla famiglia del boss latitante o un raid da parte di furfanti saccheggiatori è ancora da scoprire; in piedi anche un’ipotesi che vedrebbe lo stesso Messina Denaro mandante dell’incursione. Qualsiasi siano le letture si potrebbero aprire scenari non prevedibili, si resta all’erta.