“Nell’ambito del G20 siamo riconosciuti come località balneare, ma nello stesso tempo culturale, quindi con problematiche che riguardano l’accessibilità che ovviamente sono abbastanza complesse anche perché siamo un borgo medievale e abbiamo una vasta area archeologica. La nostra caratteristica è che la città è stata costruita, dalla sua fondazione nel 4 secolo a.C. ad oggi, sempre nello stesso sito: questo inevitabilmente produce una serie di conseguenze nell’epoca moderna che possiamo definire di accessibilità, sia per le persone sia per i mezzi motorizzati”.
E’ la sottolineatura, sul tema delle cittadine storiche e turistiche, fatta oggi dal sindaco di Taormina (Messina), Mario Bolognari, a margine del G20 spiagge di Jesolo (Venezia).
“Noi – ha ricordato – abbiamo poco più di diecimila residenti, ma abbiamo registrato 1,15 milioni di presenze nell’anno 2019: purtroppo 2020 e 2021 sono stati un disastro, anche perché noi lavoriamo prevalentemente, per l’85%, con turisti stranieri, quindi abbiamo pagato duramente la pandemia . Non è possibile erogare servizi degni di questo nome a così tante persone, anche perché a queste si aggiungono i visitatori quotidiani che provengono dal resto della Sicilia e dalla Calabria, soltanto con le dotazioni finanziarie provenienti dai propri introiti”.
“Diecimila residenti non possono pagare imposte e tasse per sostenere servizi per centinaia di migliaia di persone“, ha concluso Bolognari.