Domenica 29 settembre si è conclusa la toccante, piena ed enormemente partecipata, decima edizione di Vivere in Assisi, pluripremiata da innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali e, ormai, considerata come uno degli eventi d’eccellenza nel panorama delle manifestazioni nazionali medievali e francescane.
L’edizione 2019, ricorrendone il decennale, è stata caratterizzata da numerosi momenti anticipatori, mostre e convegni che hanno arricchito i mesi precedenti la rappresentazione e che, di fatto, l’hanno introdotta e ha visto, tra gli altri, il patrocinio della Città di Assisi, giunta a Gangi con una delegazione proprio per assistere alla rievocazione. Essa è stata accolta nei saloni, gremitissimi, del magnifico Palazzo Bongiorno, dal sindaco Francesco Migliazzo, dal presidente del Centro Studi Francescani e Medievali Roberto Franco e dal mini-sindaco Giuseppe Piazza che ha portato il saluto dei più giovani.
È stato un incontro cordialissimo ed emozionante, foriero d’importanti iniziative, all’insegna del profondo legame che unisce le due città, l’una che ha dato i natali all’amatissimo San Francesco, l’altra che ospita da vent’anni “Vivere in Assisi”, viaggio dentro l’animo del Santo, amato altrettanto. Il presidente del Centro Studi Francescani e Medievali, Roberto Franco, esprimendo all’assessore Veronica Cavallucci, tutta la gratitudine per la preziosa e significativa presenza, ha auspicato la condivisione, nel nome di Francesco, di progetti luminosi e di ampio respiro. Alla fine si è proceduto al primo annullo filatelico dedicato, donato all’Assessore in un folder celebrativo con la fotografia dell’incontro tra San Francesco e il Sultano, a firma di Arianna Di Romano e una pergamena con la benedizione del Santo, vergata dall’amanuense Pietro Vincenzo Bongiorno, insieme alla litografia del maestro Antonello Blandi che riproduce il manifesto ufficiale, divenuto immagine suggestiva della golden edition e, da parte del sindaco, lo stemma della città e alcune pubblicazioni.
I quattro giorni, dal 26 al 29 settembre, in cui è andato in scena il Cantico per l’uomo ovvero Francesco d’Assisi il Santo che svela il vero volto dell’uomo, sono stati particolarmente intensi. Migliaia di visitatori si sono riversati a Gangi, «Sicula Città Internazionale della Storia Francescana», per assistere alla rievocazione organizzata ogni due anni proprio dal Centro Studi Francescani e Medievali, introdotta, nelle ultime due giornate, da un imponente corteo storico, rappresentazione ideale dei ceti sociali e dei loro stili di vita nell’Assisi dei tempi di Francesco che, svestiti i panni di visitatori e assunti quelli di pellegrini, hanno intrapreso l’intenso cammino spirituale tra i vicoli più incantevoli del borgo, accompagnati da Francesco che ha svelato, potentemente, il suo messaggio di pace, di cura per il Creato e tutte le sue creature, ispirato dall’infinito amore per Cristo e testimoniato dalla sua mistica vita vissuta in fraternità e umiltà.
Un vero disegno di vita, cosciente e rinnovato che ha spalancato gli orizzonti e condotto i viaggiatori verso luoghi di serena speranza, quella stessa speranza che, invisibile e indissolubile, sorregge, tenace, le sorti del mondo.