Il piccolo Borgo di Geraci Siculo, sabato 6 e domenica 7 aprile, ricorda il concittadino Liborio Baldanza e la sua eroica storia. Nato il 2 agosto del 1899, a 16 anni inizia a lavorare presso i Cantieri Navali Riuniti di Palermo, frequentando le “Scuole tecniche serali” del Comune che abbandona, dopo il primo anno, per la chiamata al servizio militare. Nel giugno del 1918 viene arruolato in marina e vi rimane 34 mesi. Dopo il congedo lascia la Sicilia e i suoi affetti per trasferirsi a Milano dove , fino al 1925, lavora per diverse aziende: Ravarini & Castoldi, Moto Garelli, l’industria di velocipedi Carlo Borghi, alla Magneti Marelli e alle Acciaierie e Ferriere Lombarde di Sesto San Giovanni.
Nel maggio del 1925 viene assunto alla Ercole Marelli di Sesto San Giovanni e, in un periodo in cui chi si opponeva al fascismo pagava con l’esilio, pene detentive o il confino, Liborio inizia la sua lotta antifascista e, insieme ad amici e compagni di lavoro, boicotta il regime, partecipando a riunioni clandestine e organizzando azioni di sabotaggio. Sul luogo di lavoro incontra Anna Perret, una bella segretaria valdostana dal forte temperamento e con la sua stessa visione politica. Si innamorano, nel maggio del 1929 si sposano ma, a causa dei numerosi arresti di Libero, solo dopo sette anni arriva nella loro vita il piccolo Dimitri.
Oltre che venire sottoposto al giudizio del Tribunale Speciale e scontare alcuni anni di confino in Francia e in Svizzera, l’arresto del 1931 gli costa il posto di lavoro. Nel 1935, però, viene assunto alla Breda. Nel marzo 1943 partecipa al primo grande sciopero nelle fabbriche sestesi che, piano piano, si allarga anche agli stabilimenti di Milano e della Brianza. Ma è dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 che lo scontro con la dittatura si fa più duro. Liborio è tra gli organizzatori dello sciopero del marzo 1944 che dura ben otto giorni alla fine dei quali centinaia di lavoratori vengono arrestati e deportati. La stessa sorta tocca al protagonista di questa due giorni geracese la notte del 13 marzo sotto gli occhi della moglie e del figlio di otto anni che, dopo essere stato portato in Questura a Milano, viene trasferito alla caserma di Bergamo. Il 17 marzo è in viaggio per il lager di Mauthausen e, in seguito, conoscerà quelli di Gusen, Schwechat, Hinterbhrùl. Muore di fame, di fatica e di botte, il 3 aprile 1945 durante una “marcia della morte” tra Hinterbrul e Mauthausen, dove la colonna di deportati era diretta a piedi affinché tutti i prigionieri venissero eliminati nei forni crematori, per non lasciare testimonianze agli alleati che stavano arrivando.
Nel 1974 il Comune di Sesto San Giovanni conferisce a Libero Baldanza la medaglia d’oro ”per l’impegnata estrema difesa della libertà sostenuta sino al sublime olocausto della vita” e adesso Geraci Siculo lo ricorda anche con un artista, Gunter Demnig, che ha 72 anni e gira l’ Europa per posare di persona le “formelle della memoria” che produce nel suo laboratorio di Frechen, in Germania. Dal 1996, quando sistemò la prima Pietra a Berlino, ne ha installate più di 70 mila e domenica 7 aprile è la volta del Borgo madonita per Liborio Baldanza. Demnig ha fatto suo il passo del Talmud che recita “una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome” e Geraci vuole fissare nella sua memoria quello di Liborio.
Le Pietre d’inciampo riportano, infatti, nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e morte dei perseguitati. A Gunter Demnig l’idea venne nel 1993 quando, durante una cerimonia a Colonia per ricordare la deportazione di cittadini rom e sinti, una signora obiettò che in città non avevano mai abitato rom. In quel preciso istante decise di spendersi interamente in questo progetto: una Pietra d’ inciampo per ciascuna delle persone che non avevano fatto più ritorno a casa. Cappello a tesa larga e ginocchiera per lavorare chino sulla strada, l’artista, ha già toccato 24 Paesi europei e in Italia ha posizionato le sue Pietre da Milano a Roma passando per centri più piccoli come Ostra Vetere (Ancona), Sarezzo (Brescia) e, da domenica 7 aprile, anche Geraci Siculo.
PROGRAMMA
Sabato 6 aprile
Alle 10 – Convento degli Agostiniani
Riflessioni con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “21 Marzo”
Domenica 7 aprile
Alle 10,45 – Aula Consiliare
Vita e operato di Libero Baldanza
Alle 12,15 – Via Vento
Posa pietra d’inciampo dell’artista Gunter Denning per Liborio Baldanza.