“Abbiamo trovato dei resti umani che sono compatibili con quelli di un bambino dell’età di Gioele“. Lo ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo incontrando i giornalisti, al termine del sopralluogo dove questa mattina è stato effettuato il ritrovamento.
“I resti sono compatibili con un bambino di 3 o 4 anni – ha puntualizzato il magistrato – ovviamente ancora non possiamo dare certezze scientifiche, vanno fatti tutti gli accertamenti medico legali”.
Il procuratore ha aggiunto che sono stati ritrovati anche i frammenti di alcuni indumenti che adesso saranno mostrati al padre e ai familiari del bimbo per una conferma che si tratti di quelli che Gioele indossava al momento della scomparsa.
“In questo momento – ha aggiunto Cavallo – ci dobbiamo stringere attorno a questa famiglia e a questo bambino. Abbiamo sempre pensato che si trovasse in questo posto e i fatti ci hanno dato ragione. Ringrazio tutte le persone che a qualsiasi titolo hanno contribuito alle ricerche. Ora dobbiamo lavorare come abbiamo fatto fin’ora e andare a fondo a questa storia triste”.
LO STRAZIO DEL PADRE
Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele di 4 anni, è in lacrime sulla bara dove sono stati adagiati i resti umani trovati questa mattina nelle campagne di Caronia che potrebbero appartenere al figlioletto, scomparso il 3 agosto scorso insieme alla madre, poi trovata morta. Il feretro è stato composto al termine del sopralluogo compiuto dai medici legali e dalla scientifica, alla presenza del procuratore di Patti Angelo Cavallo che sta coordinando le indagini. Alla scena straziante stanno assistendo anche i familiari che cercano inutilmente di consolarlo.
POLEMICHE SUL RITROVAMENTO DEI RESTI
“In questo momento non interessa chi lo abbia trovato. L’importante è averlo trovato. Ma appureremo anche questo”. Così il procuratore di Patti Angelo Cavallo cerca di troncare le polemiche sulle ricerche del piccolo Gioele, dopo il ritrovamento di resti.
“Noi abbiamo sempre detto – ha aggiunto Cavallo – che dovevamo insistere in queste ricerche in questo posto e che più avevamo persone disponibili più probabilità c’erano di trovarlo. Avete sentito le motoseghe utilizzate per disboscare la vegetazione lo stato dei luoghi è difficile. Che lo abbia trovato un volontario o altri non interessa in questo momento”.
MOLTE IPOTESI IN PIEDI
“Ci siamo fatti delle ipotesi su quanto sia successo, se ne sono rafforzate alcune ne abbiamo scartate delle altre”.
Lo aggiunge il procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Perdono quota piste riconducibili ad ambiti familiari. Ma lasciateci lavorare e fare tutti i ragionamenti del caso. Molte ipotesi restano ancora in piedi dobbiamo lavorare e riflettere. L’autopsia verrà effettuata a breve” .